Un parco per ricominciare


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Niccolai2

Vellano (Pescia), 14:00. Durante la nostra visita abbiamo incontrato molti ospiti di varie età. Attualmente la struttura ne ospita 24, molti dei quali provenienti dal Mali e dalla Nuova Guinea.  Sono ragazzi gentili, disponibili, pronti ad ascoltare.

Ci hanno accolto con simpatia e abbiamo subito tentato di capire meglio, insieme a chi gestisce il progetto, quelle che sono le aspettative, le problematiche principali, le situazioni.

Si percepisce l’attesa, la necessità di dare un senso al proprio lungo viaggio. Alcuni dei ragazzi se la cavano già con l’italiano, negli altri casi si aiutano l’un l’altro con la traduzione.  Le difficoltà con gli iter burocratici  e la necessità di avere un lavoro sono le sensazioni  e i bisogni che ci arrivo di più ascoltando questi ragazzi. Poi c’è da fare i conti con la mancanza dei propri cari  e con  la necessità di sentirli più spesso. Ma questo può avvenire grazie agli smartphone, che spesso sono l’unico strumento di contatto possibile.

Ci spiegano che la situazione è instabile, fatta di scoramenti alternati alla voglia di essere utili e alla fiducia nell’arrivo dei documenti che stanno aspettando.

Nonostante alcune difficoltà con i trasporti, sulle quali ci impegneremo a muoverci, ci viene raccontata un’accoglienza globalmente buona, un rapporto con i cittadini di Vellano che va migliorando anche grazie alle molte attività socialmente utili nelle quali i migranti si impegnano quasi ogni giorno. Non ultima, la messa in sicurezza e la sistemazione completa di un piccolo parco nel centro del paese, un parco che tra poche settimane verrà inaugurato.

 

Marco Niccolai

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