118, Marras (PD): “Segnali buoni, ma serve investire di più in personale e organizzazione”


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“Ringrazio l’assessore Saccardi per la risposta alla mia interrogazione sul servizio di emergenza-urgenza grossetano, ma credo che ci sia ancora molto da fare. La mia è una soddisfazione d’incoraggiamento”. Così Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana, commentando la risposta dell’assessore Stefania Saccardi all’interrogazione scritta da lui presentata in merito all’accorpamento della centrale operativa del 118 di Grosseto con quella di Siena.

Questo, in sintesi, quanto si legge nella nota informativa dell’Azienda allegata alla risposta:

Si prende atto che l’avvio del servizio unificato delle centrali operative di Siena e Grosseto possa aver provocato disagi all’utenza, come talvolta è inevitabile in concomitanza di rimodellamenti importanti dei sistemi. Le informazioni relative ai nuovi numeri per l’attivazione delle chiamate alla continuità assistenziale sono state pubblicizzate; il passaggio al nuovo sistema ai attivazione richiederà un certo tempo di adattamento, ma nulla cambia nella sostanza del servizio. Riguardo alla difficoltà di localizzazione delle chiamate: il programma in uso nella nuova centrale è dotato di un sistema di geolocalizzazione, inoltre in servizio, h24, presso la centrale ci sono infermieri di Grosseto a supporto dei colleghi di Siena e per garantire maggior sicurezza negli interventi sul territorio grossetano. Dalla documentazione della centrale operativa del 118 risulta che, anche nei casi in cui si sono verificati problemi di localizzazione, è stato garantito l’arrivo dei mezzi di soccorso idonei entro i tempi previsti dalla normativa, ovvero 20 minuti per le aree extraurbane e 8 per quelle urbane. Riguardo, infine, all’incremento delle richieste di accesso al Pronto Soccorso, qualunque conclusione appare prematura, solo dopo un congruo periodo di attività del sistema e di confronto con i dati degli anni precedenti sarà possibile comprendere se l’incremento sia reale o piuttosto legato al picco influenzale.

Nonostante la complessità del sistema nessuno degli indicatori con cui il servizio viene monitorato lascia pensare che vi sia stata una diminuzione di tempestività, qualità e sicurezza del servizio al quale i cittadini sono abituati

“Qualcosa si muove – prosegue Marras –, ma ci aspettiamo qualche risultato in più dall’azienda, per ora siamo ancora nella confusione. Comprendo e condivido la considerazione in nota sull’inevitabile periodo di adattamento al nuovo sistema, sia da parte degli operatori che dell’utenza, tuttavia dobbiamo fare sì che questa fase sia il più breve possibile. Inoltre, se dal 20 febbraio, effettivamente, gli operatori grossetani non avranno più accesso alla sala operativa di Siena, si rischia un nuovo stallo che dobbiamo necessariamente evitare per non creare ulteriori disagi ai cittadini. Occorre, a mio avviso, investire di più nel personale e nell’organizzazione del servizio, in particolare: dobbiamo innanzitutto pretendere tempi certi della messa a regime dei servizi; poi, devono essere attivate, entro poche settimane, almeno dieci ulteriori postazioni territoriali, il volontariato locale è pronto a dare una mano e devono essere implementate le auto mediche, oggi sono 7 quelle a disposizione di Siena e soltanto 2 a Grosseto. Affinché i cittadini ritrovino piena fiducia in un servizio fondamentale per la vita della comunità come quello del 118, è necessario dunque dare risposte concrete con azioni puntali che migliorino le prestazioni e riportino l’emergenza-urgenza a livelli uniformi”.

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