Accorpamento Prefettura di Prato, Bugetti e Ciolini (Pd): “Semplificare non vuol dire togliere. La Regione scelga criteri che non penalizzino la città laniera”


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ciolini bugetti“Semplificare non vuol dire togliere”, così la consigliera del Pd Ilaria Bugetti commenta la possibilità che Prato debba dire addio alla Prefettura di via Cairoli in base alla riforma della Pubblica amministrazione che prevede il taglio degli uffici territoriali del Governo e il loro conseguente accorpamento. Anche se l’ultima parola spetterà ai decreti attuativi, Bugetti insieme al consigliere regionale Nicola Ciolini vuole sollecitare la Regione “affinché si faccia carico di scegliere i criteri che non penalizzino Prato. E’ importante – sottolineano i due esponenti del Pd di Palazzo Panciatichi – che si eviti di perdere certe peculiarità del territorio che funzionano e non arretrare su ciò che fino ad oggi è stato fatto in questo senso. L’efficientismo della macchina non si ottiene togliendo certe tipologie di servizi in loco. Il rischio serio è quello di creare un rallentamento e la complicazione delle procedure. Basti pensare alle differenze fra Prato e Firenze che renderebbero l’accorpamento della Prefettura più una complicazione per i cittadini che una facilitazione. Avere sul territorio presidi di controllo e tutela – concludono Bugetti e Ciolini- è fondamentale e Prato ha bisogno dell’efficienza delle strutture e del personale”. E la consigliera Bugetti cita come esempio il ‘Tavolo Prato’ che prevede un coordinamento sul territorio fra Regione (Asl), Prefettura e Questura.

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