Aeroporto e Piana: l’aula approva il Pit


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Firenze 16 luglio 2014 –Su 41 votanti 31 si sono espressi a favore, 6 contro e 4 hanno optato per l’astensione. Questi i numeri che hanno caratterizzato il voto del Consiglio regionale della Toscana sulle integrazioni al Pit, registrando posizioni diverse sia all’interno dei gruppi di maggioranza che di minoranza, con prese di posizione personali. Hanno votato a favore il Pd, Toscana civica riformista, Udc; Più Toscana-Ncd; i consiglieri Pieraldo Ciucchi (Gruppo misto), Nicola Nascosti(Fi) e Paolo Marcheschi(FdI). Hanno votato contro i consiglieri Fabrizio Matteie Vanessa Boretti(Pd), Mauro Romanelli(Gruppo misto), Monica Sgherri(Rc-Ci) e il gruppo Centro democratico. Voto di astensione per il gruppo Nuovo Centrodestra e per il consigliere Gabriele Chiurli(Gruppo misto). I gruppi Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto.
Collegati al Pit l’Aula ha approvato anche due proposte di risoluzione, una – primo firmatario Marco Carraresi(Udc) – per impegnare la Giunta “ad attivarsi, per quanto di sua competenza, affinché l’obiettivo di integrazione industriale e, possibilmente, societaria tra Sat e Adf venga efficacemente raggiunto”; l’altra – primo firmatario Marco Manneschi (Toscana civica riformista) – per richiedere alla Regione di tener conto della consultazione pubblica, nell’ambito del procedimento di valutazione di impatto ambientale sui progetti riguardanti la qualificazione dell’Aeroporto di Firenze-Peretola.
Prima dell’approvazione del Pit l’Aula si era espressa anche su tre ordini del giorno, presentati rispettivamente uno da Monica Sgherri (Rc-Ci); un altro dal gruppo Ncd e da Antonio Gambetta Vianna(Più Toscana-Ncd); l’altro dai gruppi Udc e FdI (Marcheschi e Staccioli). Il Consiglio ha respinto i primi due, che chiedevano rispettivamente di stralciare la parte relativa all’aeroporto e di adottare subito il Parco della Piana; il secondo invece esprimeva la “fondata preoccupazione che la variante al Pit, per le contraddizioni irrisolte che la caratterizzano, non fosse in grado di garantire la realizzazione degli obiettivi più qualificanti, salvo la certezza di un appesantimento vincolistico sull’intera Piana da Firenze a Prato”.
Il Consiglio ha invece approvato l’odg presentato da Giuseppe Del Carlo(Udc), che chiama la Regione e gli Enti locali a garantire gli impegni e gli accordi presi, sia in materia di investimenti che di impatto ambientale, per andare incontro alle esigenze dei cittadini toscani.

Leggi la relazione del presidente della VI commissione Gianfranco Venturi:

IllustrazionePIT-Venturi

Leggi la delibera:

PIT

Il commento di Ivan Ferrucci: “Dall’assemblea toscana atto urbanistico fondamentale. Maggioranza non in discussione”

 “Non è in discussione la maggioranza complessiva del Consiglio regionale. In questa stessa seduta abbiamo approvato importanti atti relativi all’assestamento di bilancio e sul sistema socio sanitario; su questo specifico sapevamo che c’era un articolazione più complessa all’interno della maggioranza. La cosa più importante è che l’assemblea regionale ha oggi licenziato un fondamentale provvedimento urbanistico per lo sviluppo della Toscana”.

La sintesi dell’intervento in aula del capogruppo Pd Ivan Ferrucci durante la discussione sull’integrazione al Pit

“Si tratta di un atto fondamentale che garantisce la modernizzazione infrastrutturale necessaria per un sistema aeroportuale toscano efficiente e all’avanguardia”. Così Ivan Ferrucci, capogruppo Pd Regione Toscana, intervenendo in aula nell’ambito della discussione sull’Integrazione al piano di indirizzo territoriale (PIT) per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze.

“In una fase economico sociale difficile come quella che stiamo attraversando nel Paese, solo in Toscana si sta affrontando il tema dello sviluppo aeroportuale, pensando a un potenziamento. – ha proseguito nel suo intervento Ferrucci – Il quadro è cambiato da quando abbiamo adottato il piano lo scorso anno, per la prima volta i due scali si configurano integrati a livello regionale. Ed è proprio la presenza di un sistema integrato a far sì che quello toscano possa diventare il terzo polo aeroportuale italiano. La questione dell’inserimento dei privati non deve essere vista come un tabù ma un’opportunità per lo sviluppo, così come avvenne nel passato, agli inizi degli anni 2000. Se si punta a un sistema integrato devono esserci anche infrastrutture integrate, così a Pisa come a Peretola, che non deve essere privata di quella modernizzazione infrastrutturale di cui ha bisogno e di cui si parla ormai da troppi anni. Questa è la dimostrazione che come nel passato anche oggi ogni scelta deve essere contestualizzata al momento e alla situazione che si sta vivendo”.

 

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