Aggressione Ostia, Pd in Regione: “Massimo impegno per tutelare la libertà di informazione e la professione giornalistica. No alla violenza”


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Mozione dei consiglieri  in Consiglio regionale

Porre in essere tutte le azioni necessarie, ad ogni livello istituzionale, per tutelare la massima libertà della professione giornalistica nel nostro paese. E garantire il pieno diritto di espressione e di informazione, in quanto valori sanciti dall’articolo 21 della Costituzione. E’ l’auspicio contenuto nella mozione presentata dalla vice capogruppo del Partito democratico in Regione Monia Monni e dal consigliere Francesco Gazzetti e firmata anche dal capogruppo Leonardo Marras e dai consiglieri Enrico Sostegni, Antonio Mazzeo, Valentina Vadi, Stefano Scaramelli, Simone Bezzini, Fiammetta Capirossi, Andrea Pieroni Marco Niccolai, Lucia De Robertis, Titta Meucci, Nicola Ciolini, Stefano Baccelli e Giacomo Bugliani che sarà all’attenzione del prossimo Consiglio regionale. Nell’atto si esprime ferma condanna per il gesto di Roberto Spada e si esprime massima solidarietà al giornalista Daniele Piervincenzi e all’operatore Edoardo Anselmi per la violenta aggressione subita lo scorso 7 novembre mentre stavano svolgendo il loro lavoro di cronaca in un contesto, come quello di Ostia, caratterizzato da frequenti episodi di illegalità diffusa di stampo mafioso.

“Questo grave episodio di violenza fisica – dicono Monni e Gazzetti– rappresenta l’ennesimo tentativo di intimidire i giornalisti nonché minacciare il diritto di informazione in Italia; in particolare in un territorio come quello di Ostia , nel quale già i giornalisti hanno subito minacce per il loro lavoro di investigazione sulle infiltrazioni tra clan mafiosi e movimenti politici. Siamo inoltre fortemente preoccupati – aggiungono Monni e Gazzetti–  per i numerosi  e crescenti fenomeni di intolleranza che costituiscono un serio elemento di preoccupazione per le istituzioni democratiche. Nell’atto Monni e Gazzetti fanno riferimento al rapporto 2017 sulla libertà di stampa realizzato da Reporters sans Frontieres in cui si evidenzia una situazione globale in cui anche nelle democrazie gli attacchi contro i media sono diventati ordinari”.

Ph: NenaNews

 

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