Albergo diffuso, “Una legislazione d’avanguardia che non compromette gli interessi degli operatori”


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Il consigliere regionale Pd Paolo Tognocchi replica alle critiche delle categorie di settore : “Vogliamo ampliare la torta dell’offerta turistica non dividere quello che c’è. Con il regolamento della Giunta si eviteranno effetti distorsivi”

“Comprendo la preoccupazione e le rivendicazioni delle categorie economiche, ma la legge approvata, frutto peraltro di un lungo percorso di confronto e approfondimento, può rappresentare davvero un utile strumento per l’ampliamento dell’offerta turistica nella nostra regione, allargando la torta ai nuovi modelli di ospitalità, anziché dividere quello che c’è, e senza compromettere gli interessi di chi pratica già l’accoglienza in Toscana”, così Paolo Tognocchi, consigliere regionale Pd de primo firmatario della legge che istituisce anche in Toscana l’albergo diffuso.

 

“Siamo convinti – continua Tognocchi – che lo sviluppo degli alberghi diffusi si avrà dove oggi manca un’offerta turistica forte e organizzata. Non credo – spiega Tognocchi – che ci saranno “corse” all’albergo diffuso; penso piuttosto che avremo alcune esperienze pilota che la Giunta se vorrà potrà sostenere valorizzando un modello di ospitalità innovativo ed ecosostenibile in grado di coinvolgere a pieno cittadini e amministrazioni. La Toscana – afferma Tognocchi – non arriva certo per prima nel suo tentativo di normare al meglio l’albergo diffuso, ma lo fa con una legge che per qualità rappresenta una  regolamentazione d’avanguardia. Anche se è in corso da parte della Giunta regionale una revisione completa del norme in materia di turismo, questa legge penso possa diventare un importante elemento anticipatore di quel lavoro, inserendo però da subito una possibilità nuova, una modalità di gestire l’ospitalità che già sta riscuotendo una grande attenzione sui territori. Come tutte le leggi avrà bisogno di un regolamento quindi la Giunta avrà ampio margine per evitare errate interpretazioni e eventuali conseguenti effetti distorsivi sul mercato”.

 

“Lungo l’iter legislativo – prosegue Tognocchi – abbiamo discusso sull’opportunità di indicare dei limiti, andando a dire esattamente quali territori della nostra regione fossero adatti per la realizzazione dell’albergo diffuso. Abbiamo però alla fine deciso di non mettere un tetto massimo di abitanti proprio perché molti piccoli borghi, potenzialmente interessati a questa formula di accoglienza, fanno parte di comuni molto popolati. Con questa legge – conclude Tognocchi –  mettiamo in campo un’opportunità innovativa per accogliere, all’insegna del rispetto dell’ambiente e delle identità locali, nuovi turisti nei nostri territori. E la Regione Toscana crede fortemente in un turismo centrato su un rapporto vero con il territorio e proprio per questo sta facendo molto per lo sviluppo dei turismi cosiddetti slow”.

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