Approvazione modifiche statutarie, Bugli (Pd): “Grande soddisfazione, risultato di un percorso intrapreso in tempi non sospetti. Dal Pdl proposte strumentali e negative”


Share

“Le modifiche statutarie oggi approvate rispondono a un’esigenza di contenimento di costi e di adeguamento normativo quanto mai necessario per il momento che stiamo vivendo: sono molto soddisfatto del nostro lavoro, convinto e tenace, intrapreso molto prima che si scatenassero gli ultimi fatti spregevoli che hanno coinvolto altre Regioni”.

Così il capogruppo Pd Regione Toscana Vittorio Bugli, primo firmatario della proposta di legge statutaria oggi approvata, che prevede la riduzione dei consiglieri da 55 a 40, la riduzione degli assessori da 10 a 8 e il passaggio per i consiglieri regionali dal vitalizio a un sistema a carattere contributivo.

“In tempi non sospetti, a dicembre 2011, il nostro gruppo presentò infatti una modifica alla Finanziaria che portava i consiglieri da 54 a 40, gli assessori da 10 a 8 e aboliva il vitalizio: la proposta fu approvata a maggioranza, il centrodestra non la votò. – prosegue Bugli – Oggi abbiamo votato, da parte nostra con grandissima, rinnovata soddisfazione, una legge che definisce queste scelte anche nello Statuto e che il Pd aveva presentato a novembre 2011, e che è arrivata con le firme anche di tutte le altre forze di maggioranza. Ancora una volta la Toscana ha fatto vedere la sua faccia, ben diversa da quella di altri. Sono contento che anche il centrodestra abbia votato questa modifica dello Statuto e non abbia sprecato un’altra occasione, come fece non votando la modifica alla finanziaria. Magari faceva anche meglio se non presentava gli emendamenti del tutto strumentali che ha presentato, cercando con questo di recuperare l’atteggiamento iniziale. La proposta di scegliere i futuri assessori tra i consiglieri, neanche attualmente disciplinata dallo Statuto, è totalmente negativa: con 8 assessori scelti dal Consiglio infatti si arriva a un suo commissariamento da parte della Giunta. Ma non era proprio il Pdl che in ogni momento si riempiva la bocca con l’autonomia del Consiglio? E poi basta fare un semplice calcolo numerico per capire che non è una modifica realizzabile, se non pregiudicando tutta l’attività normativa dell’assemblea consiliare. In ogni caso non è questo il momento di dividersi su questo, per noi la soddisfazione è massima, ma siccome avremo ancora da fare molte cose, a cominciare dalla legge elettorale, auspichiamo sia possibile realizzarle insieme”.

Share