Beni confiscati alle mafie, l’esperienza di Scandicci modello per la Toscana, via libera del Consiglio alla mozione di Monia Monni (Pd)


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Via ai percorsi di cittadinanza attiva e al tavolo regionale con Istituzioni e associazioni

 Sensibilizzare i cittadini sui temi della legalità e dei beni confiscati alle mafie, promuovendo progetti di cittadinanza attiva come ha fatto dal Comune di Scandicci in collaborazione con la cooperativa sociale Beppe Montana, il commissario di polizia ucciso  a Porticello il 28 luglio 1985, aprendo un tavolo regionale con Istituzioni e associazioni. Con l’obiettivo di dare sempre più estensione e forza  a questo tipo di iniziative.  Il via libera ad aumentare l’impegno da parte della Regione in questa direzione  è arrivato ieri dall’assemblea di Palazzo Panciatichi che ha votato  a larga maggioranza (una sola astensione)  la mozione presentata dalla  vice capogruppo Monia Monni e sottoscritta dal gruppo Pd . Questo nuovo progetto prende spunto dall’iniziativa del Comune di Scandicci “Vitamine per la Scuola”, in corso dal 2011, nell’ambito del programma “Libera la tua terra – percorsi di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità”, in collaborazione con la Cooperativa sociale Beppe Montana e punta a diffondere iniziative per la legalità in tutta la Toscana . “Le attività di recupero dei terreni confiscati, restituiti alla collettività, rappresentano – ha spiegato Monia Monni intervenendo in aula- un percorso di fondamentale importanza nel contrasto alle mafie e di riscatto per le popolazioni, soprattutto di quelle regioni dove il fenomeno della criminalità organizzata risulta maggiormente radicato. Sono orgogliosa di aver portato nell’aula del Consiglio regionale l’esperienza promossa dal Comune di Scandicci in collaborazione con la cooperativa di Libera Terra intitolata a Beppe Montana, ucciso prima che potesse testimoniare nel primo maxi processo che nel 1992  che sancì l’esistenza dell’organizzazione criminale organizzata denominata “Cosa Nostra”. Sono soddisfatta del voto espresso in aula che permetterà di potenziare tutte quelle iniziative, come appunto quella scandiccese che ha realizzato la vendita di più di 35.000 kg di arance, che pongano centrale attenzione al tema della legalità”. La consigliera Monni ha sottolineato il lavoro della cooperativa sociale Beppe Montana che gestisce circa 90 ettari di terreni agricoli, coltivati prevalentemente da agrumeti, provenienti da confische nei Comuni di Lentini (appartenuti al clan Nardo), di Belpasso e Ramacca (appartenuti al clan Riela).

 

 

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