Bidoni tossici, Gazzetti (Pd) chiede “gli ultimi dati del campionamentoe l’inserimento specifico nel Piano Arpat del monitoraggio dell’area dell’affondamento dei fusti”


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Interrogazione del consigliere alla Giunta : “Continuare a lavorare in modo approfondito su questa vicenda che interessa i nostri mari e le coste”

  Allargare le operazioni di monitoraggio del battello Poeseidon anche all’area interessata dalla perdita di bidoni da parte dell’Eurocargo Venezia  e continuare ad inserire in maniera specifica le attività di campionamento su peschereccio delle specie ittiche  e dei sedimenti nel Piano di attività  di Arpat. A voler tenere alta l’attenzione sulla vicenda dei fusti dell’Eurocargo affondati nel 2011 è il consigliere del Pd Francesco Gazzetti che sull’argomento ha predisposto un’interrogazione  a risposta scritta. “Chiedo due cose alla Giunta – spiega Gazzetti- :di attivarsi presso Arpat per conoscere i dati delle analisi relative ai campionamenti di specie ittiche e sedimenti effettuati nel corso degli anni 2014-1015 in conseguenza dell’affondamento dei bidoni tossici. E anche che Arpat continui ad inserire nel proprio Piano di attività, in maniera specifica anche nei prossimi anni , le operazioni di imbarco su peschereccio e campionamento in relazioni alle conseguenze dell’affondamento del materiale contenuto nei bidoni. “Credo – aggiunge il consigliere Gazzetti– che sia importante continuare a lavorare in modo approfondito su questa vicenda che interessa i nostri mari e le nostre coste”. Nell’interrogazione Gazzetti fa riferimento  a due aspetti; il fatto che in relazione al ‘monitoraggio delle acque marino costiere  e di quelle destinate alla balneazione” il Piano di attività di Arpat del 2016 prevede che il battello oceanografico Poeseidon effettui prelievi finalizzati a indagini chimiche, ecotossologiche, idromorfologiche e biologiche su colonne d’acqua e  sedimento nella zona di rimozione del relitto della Concordia  e in altri 4 punti posizionati lungo la costa toscana, ma non prevede specificatamente analoghe operazioni nell’area interessata dalla perdita di bidoni da parte dell’Eurocargo Venezia. Altro aspetto è che il sito di Arpat  in relazione alla vicenda dei cosiddetti bidoni tossici risulta aggiornato all’anno 2013, mentre l’attività di campionamento è proseguita anche nei due anni successivi.

 

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