Borse di studio e paramentri ISEE, Alessandra Nardini: “La giunta regionale riveda i parametri”


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Diritto allo studio, la Consigliera Regionale  Nardini (PD) presenta una mozione

“Alla luce del Decreto Ministeriale che alza i livelli ISEE e ISPE per l’accesso alla borsa studio, chiediamo anche alla Giunta Regionale la possibilità di rivedere questi parametri. ”

 

nardini“La Regione Toscana è un’eccellenza sul tema del diritto allo studio. Quest’anno, per attenuare l’impatto della revisione della modalità di determinazione dei parametri ISEE e ISPE sugli studenti,  è stato integrato il bando relativo alla Borsa Servizi prevedendo interventi integrativi straordinari  pari a 1 milione di risorse in più. Adesso chiediamo alla Giunta di continuare a dimostrare la sua attenzione verso il diritto allo studio, salvaguardando e potenziando i servizi offerti” è quanto chiede, attraverso una mozione che sarà discussa nella prossima seduta dell’Assemblea Toscana, Alessandra Nardini, Consigliera Regionale del Partito Democratico.

“Il diritto allo studio è da sempre una priorità per la Regione Toscana. Uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, garantito a livello costituzionale, che dobbiamo salvaguardare e, dove è possibile, anche potenziare – continua Nardini – L’impegno, dimostrato costantemente in questi anni, a sostenere gli studenti meritevoli e privi di mezzi si é concretizzato, nel 2015, con l’innalzamento del livello ISEE per l’accesso alla borsa studio da 19.000,00 euro a 20.000,00 euro, con l’istituzione  di strumenti di sostegno aggiuntivi, tra i quali, ad esempio, la Borsa Servizi,  e per ultimo con l’aggiunta di 1 milione di risorse in più che hanno integrato questo strumento, al fine di attenuare l’impatto della revisione ISEE e ISPE sugli studenti.

La Toscana è stata virtuosa anche nella gestione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio, istituita con una apposita legge di riforma nel 2008, la quale ha accorpato le tre aziende presenti in precedenza consentendo una riduzione di costi e burocrazia, recuperando risorse importanti che hanno permesso di ampliare i servizi per gli studenti e garantendo una maggiore uniformità sul territorio regionale.
Per questo crediamo sia importante attivarsi in Conferenza Stato-Regioni affinché la gestione delle borse studio resti in capo alle Aziende per il Diritto allo Studio, evitando una non proficua frammentazione delle risorse che si verificherebbe qualora la gestione passasse direttamente agli Atenei.

Inoltre nella mozione si chiede che una possibile revisione dei criteri di ripartizione del FIS (Fondo Integrativo Statale)  non penalizzi Regioni virtuose come la nostra ma anzi sia l’occasione per discutere di un miglioramento complessivo del sistema nazionale del Diritto allo Studio. Infine si vuole riportare l’attenzione sulla discussione relativa ai LEP, Livelli Essenziali delle Prestazioni, affinché siano  lo strumento in grado di promuovere e garantire un sistema di welfare studentesco realmente inclusivo, dove si superi finalmente la figura dello studente idoneo non beneficiario, assicurando le borse di studio a tutti gli studenti aventi diritto, e superando le disparità esistenti sul territorio nazionale”.

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