Bugliani: “Proroga piano cave a giugno 2019. Necessaria massima concertazione”


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La proposta licenziata in commissione Affari istituzionali con un emendamento a firma del consigliere regionale alla Proposta di legge n. 315 (Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale 2018)

 

Slitta dal 31 dicembre 2018 al 30 giugno 2019  il termine per l’adozione del piano regionale Cave, strumento di programmazione e pianificazione dell’attività di escavazione nel territorio regionale. La proroga è contenuta in un emendamento alla legge di manutenzione dell’ordinamento regionale 2018, approvato nella seduta odierna della commissione Affari istituzionali dell’assemblea toscana e presentato dal presidente e consigliere regionale Pd Giacomo Bugliani che ne dà notizia.

 

“Con l’emendamento licenziato oggi proroghiamo i termini per l’adozione del piano regionale cave al fine di un efficace completamento del percorso di concertazione. – spiega Bugliani – Stiamo parlando, infatti, di un provvedimento cruciale per l’economia del nostro territorio e della Toscana tutta, una normativa che andrà a regolare in maniera puntuale il comparto lapideo. Non possiamo prescindere, quindi, da un confronto quanto più possibile esaustivo con tutti gli attori coinvolti. La priorità è tenere in equilibrio un territorio, contemperandone le esigenze e garantendone lo sviluppo. E  per questo dobbiamo prenderci tutto il tempo necessario per ascoltare e provare a dare la risposta più adeguata alle istanze che ci vengono segnalate, da parte delle istituzioni, delle associazioni di categoria, delle imprese, dei sindacati, dei lavoratori e dei cittadini. Il piano deve essere uno strumento pienamente coerente con gli obiettivi che si pone e, per questo motivo, deve essere sviluppato in linea con le caratteristiche e le esigenze del nostro territorio. Trovare il punto di equilibrio è una sfida delicata e complessa, ma sicuramente all’altezza di una politica consapevole e vicina al sentire delle comunità e questo è quanto vogliamo fare da qui ai prossimi mesi. I contenuti del piano cave sono assolutamente importanti per i territori ed è fondamentale che l’organo più rappresentativo dei cittadini toscani, il Consiglio regionale, abbia il tempo necessario e gli strumenti per poter prendere posizione in merito e, se del caso, apportarvi le necessarie modifiche. Adesso si avvii al più presto un percorso condiviso, perché la politica deve saper dare risposte vere ai territori e lo deve fare possibilmente con scelte che trovino il consenso di tutti gli interlocutori”.

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