Burocrazia statale contro le fontanelle, Ceccarelli presenta un’interrogazione


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Una circolare del ministero della salute assimila le fontanelle alle attività di somministrazione di bevande

FIRENZE 08.04.11 (c.b.) La burocrazia statale mette a rischio il diffondersi delle fontanelle con acqua pubblica. L’allarme viene lanciato da Vincenzo Ceccarelli (Pd) presidente della commissione ambiente del Consiglio regionale, che ha deciso di presentare un’interrogazione alla giunta toscana per sollevare il problema. «Nel febbraio scorso – spiega Ceccarelli – il dipartimento della prevenzione della direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute ha scritto a tutti gli assessorati regionali alla sanità per affermare che l’attività di erogazione di acqua tramite le famose fontanelle si configura quale “somministrazione di bevande”. In base a questa interpretazione, quindi, i gestori di queste fontanelle assumono la qualità di “operatori del settore alimentare” e quindi ad essi si applica la normativa vigente in questa materia oltre agli obblighi di regolamenti e direttive. Insomma – commenta Ceccarelli – una serie di pastoie burocratiche che rischia di ostacolare il diffondersi di una buona pratica, come quella dell’installazione di fontanelle d’acqua trattata secondo le norme per migliorarne il gusto, che si sta diffondendo molto in Toscana. Per questo – conclude il consigliere – chiedo alla giunta regionale di intervenire, magari attivandosi nei confronti del ministero della Salute per modificare un’interpretazione che rischia di bloccare sul nascere le buone intenzioni di chi vuole offrire un servizio apprezzato e che aiuta a ridurre la produzione di rifiuti plastici».

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