Caccia, Calendario Venatorio, Marco Spinelli chiede un ricorso urgente nei confronti dello stop del Governo.


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Il consigliere regionale ha presentato un’interrogazione

spinelli2FIRENZE 27.01.2015 (c.b.) «La delibera della Regione Toscana sul calendario venatorio è pienamente legittima. Ora attendo che la giunta regionale si adoperi per ricorrere urgentemente nei confronti del provvedimento del Consiglio dei ministri che ha disposto la chiusura anticipata per alcune specie».

Lo dice Marco Spinelli, consigliere regionale Pd, che ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere alla giunta toscana “Se intende adottare, con assoluta urgenza, gli atti necessari per attivare ricorso nei confronti del provvedimento approvato dal Consiglio. dei Ministri del 20.01.2015 che modifica il calendario venatorio della Regione Toscana per la stagione 2014-2015 e dispone la chiusura anticipata al 20 gennaio per le specie tordo, bottaccio e cesena”.

Secondo Spinelli il calendario venatorio adottato dalla Toscana rispetta tutte le normative nazionali e comunitarie, “come peraltro dimostrato dall’ordinanza, fra le altre, del TAR Toscana n. 523/2013 sui tempi di prelievo venatorio in rapporto ai periodi di ritorno delle specie migratrici ai luoghi di nidificazione”.

«Il Governo – spiega Spinelli – ha trasformato di fatto una richiesta di chiarimenti da parte della Commissione europea in una sorta di procedura d’infrazione, in realtà mai avviata. In questo caso è tutto assente il presupposto necessario per l’esercizio del potere sostitutivo da parte del Governo, avendo la Regione puntualmente provveduto ad emanare gli atti secondo le proprie competenze e con le necessarie motivazioni. Si tratta di un intervento sproporzionato nella procedura ed immotivato nella sostanza, che contrasta con il principio costituzionale della leale collaborazione fra istituzioni ed appare anzi una vera e propria invasione nel campo delle prerogative delle Regioni. Per questo – conclude Spinelli – credo che la Regione debba agire velocemente a difesa della legittimità della deliberazione sul calendario venatorio ed a tutela delle proprie

prerogative e competenze».

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