Il consigliere regionale interviene nel dibattito dopo le parole del Presidente Napolitano e la chiusura di una parte dell’Opg di Montelupo.
FIRENZE 28.07.2011 (c.b.) «Ancora una volta dobbiamo ringraziare Giorgio Napolitano, uno dei pochi che, nel nostro Paese, mostra di conoscere la realtà ed è capace di indicare alle istituzioni, al governo e alla società gli ostacoli da rimuovere per garantire un pieno sviluppo delle libertà e della democrazia. Le parole del Presidente della Repubblica, pronunciate stamani al convegno dei Radicali sulla giustizia, suonano come una sveglia a chi ancora oggi è immobile di fronte alla drammatica situazione delle carceri italiane. Chi, come il sottoscritto, negli ultimi anni ha potuto vedere da vicino questa realtà, in particolare in molti istituti di detenzione e pena della Toscana, sa bene che non c’è più solo una questione di diritti delle persone, ma una vera e propria vergogna che umilia uno Stato che vuol dirsi civile». Lo dice Enzo Brogi, consigliere regionale del Pd, intervenendo nel dibattito sulla condizione carceraria. «Poche settimane fa – racconta Brogi – sono stato all’Opg di Montelupo e ho ancora negli occhi le immagini dantesche di un girone di dannati, uomini condannati due volte: dalla giustizia e dalla malattia. Ieri i Nas hanno chiuso due padiglioni di quell’inferno: un atto dovuto, evidentemente. Spero solo che ora, una pur giusta decisione non aggiunga disagio a disagio, ma che si possano trovare le forze e le risorse per dare risposte al sovraffollamento di quell’istituto, come della gran parte delle carceri toscane. Celle stracolme, precarie condizioni igieniche, totale assenza di attività rieducativa e di reinserimento: il carcere, ormai, non è un luogo per far espiare una pena e recuperare persone alla società, ma una mera galera che serve, per la maggior parte dei casi, a tenere lontani (o a nascondere) migliaia di tossicodipendenti o a congelare migliaia di cittadini in attesa di giudizio. La Regione Toscana – conclude Brogi – ha recentemente stanziato delle risorse sul capitolo della salute (800mila euro) e ha nominato un Garante per i detenuti: ora altri facciano in fretta la loro parte».