Carceri, mozione di Vadi (Pd): “Riforma dell’ordinamento penitenziario non rimanga slogan, approvazione in tempi rapidi”


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La consigliera regionale Pd presenta una mozione che impegna la giunta a sensibilizzare Governo e Parlamento per un’approvazione della riforma entro la fine delle legislatura

vadi“Non possiamo più attendere oltre, c’è bisogno di una rapida approvazione della riforma dell’ordinamento penitenziario entro la fine di questa legislatura, anche procedendo ad una sua approvazione separata rispetto all’intero “pacchetto Giustizia”, attualmente depositato per il riesame in seconda lettura in Camera dei Deputati” Così Valentina Vadi, Consigliera regionale Pd, promotrice della mozione “In merito all’approvazione della riforma dell’ordinamento penitenziario”. Occorre rivedere le norme che regolamentano la vita quotidiana delle carceri – sottolinea Valentina Vadi -. E’ importante che venga garantita una vivibilità adeguata e tutte le misure e le esperienze culturali e assistenziali per la riabilitazione e il reinserimento lavorativo dei detenuti. Grazie a questi interventi non solo si riduce la recidiva e si contengono i costi a carico dello Stato, si ottiene anche un miglioramento della qualità dei rapporti tra chi vive e opera all’interno delle carceri, e di riduzione dello stress correlato a un lavoro difficoltoso, come quello degli agenti della polizia penitenziaria, sia per il cronico deficit di organico sia per le attività che negli ultimi anni si sono notevolmente trasformate a seguito della presenza di molteplici etnie all’interno delle carceri . Ora occorre che lo Stato intervenga per superare i tanti problemi delle carceri italiane. Ormai gli effetti degli interventi tampone che avevano portato a una riduzione del sovraffollamento delle carceri stanno svanendo, riportando alla luce il dramma dell’emergenza carceraria, un problema che necessita di ulteriori riforme. In questi ultimi anni molto è stato fatto, va ricordato che le linee guida per la riforma dell’ordinamento, sono il frutto di un grande lavoro svolto dai diciotto tavoli degli “Stati Generali sulla esecuzione penale”, a cui hanno preso parte operatori penitenziari, magistrati, avvocati, docenti, esperti, rappresentanti della cultura e dell’associazionismo civile. Il Consiglio regionale della Toscana ha dimostrato particolare attenzione al tema delle carceri: la Commissione sanità ha organizzato sopralluoghi negli istituti penitenziari toscani al fine di constatare direttamente lo stato di salute, le condizioni sanitarie, i processi rieducativi e i percorsi formativi intrapresi ed intervenire per migliorare la qualità della vita dei detenuti; ma anche noi consigliere del Partito Democratico abbiamo più volte visitato le strutture carcerarie, con particolare attenzione alle sezioni femminili, per verificare lo stato delle strutture, le condizioni delle detenute, con l’obiettivo di sviluppare attività e progetti diretti al reinserimento lavorativo e al miglioramento della loro condizioni di vita. Ora l’ultimo ma fondamentale sforzo dev’essere quello di portare a compimento tutto questo lavoro, per questo sulla scia di altri consigli regionali come quelli di Lombardia e Veneto chiediamo con questa mozione alla giunta regionale che si attivi presso Parlamento e Governo, al fine di sostenere la rapida approvazione della riforma dell’ordinamento penitenziario, prevista dal Titolo IV. Inoltre chiediamo che invii il testo di questa mozione a tutti gli organi statali preposti, affinché possano considerare con attenzione e con la dovuta considerazione, la richiesta del Consiglio regionale della Toscana, perché la riforma delle carceri non rimanga solo uno slogan ” .

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