Casa, Scaramelli : “Legge deve essere condivisa e scritta col cuore. Commissione sarà luogo di ascolto e confronto ”


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Anche il consigliere Enrico Sostegni (Pd) è intervenuto al dibattito di stamani condividendo la sfida promossa dai sindacati

“Ascolto e dialogo, e una legge  che sia scritta anche col cuore, nel massimo della condivisione. Un tema così forte come la casa non può essere affrontato senza chi rappresenta questa istanza sociale. Chi guadagna poco, chi è precario, giovane, chi è anziano e solo: sono loro le nostre priorità ed è questo il riferimento politico dal quale partire”. Lo ha detto il presidente della commissione Sanità in Regione Stefano Scaramelli (Pd) rivolgendosi stamani ai rappresentati dei sindacati dei lavoratori e degli inquilini durante il convegno  “Edilizia pubblica in Toscana, verso quale legge?” che si è svolto all’Auditorium di Palazzo del Pegaso. “Non possiamo procedere su una legge che riguarda la casa- ha detto Scaramelli – senza una condivisione che veda tutti fare un passo in avanti. Il punto fondamentale intorno al quale, pur partendo da posizioni diverse,  dobbiamo ritrovarci tutti è che l’abitazione rappresenta un processo di emancipazione sociale dei deboli e degli ultimi.  La norma dovrà essere scritta anche col cuore perché dietro al problema casa c’è la sofferenza di molti”. Scaramelli parla dei  nuovi poveri, degli anziani soli che non possono stare sul mercato libero. “Bisogna cercare di aumentare i punteggi di chi non ce la fa- ha spiegato Scaramelli– , tutelare anche chi oggi ha una casa popolare perché è evidente che se ce l’ha le sue condizioni reddituali non sono buone.  Così come non possiamo innescare una guerra fra poveri italiani e poveri stranieri. Dobbiamo dialogare  e ascoltarci. La nostra commissione è un luogo di confronto, dal quale uscire con un accordo”. Il presidente Scaramelli si è poi soffermato sul tema della mobilità dove c’è la necessità di rassicurare le persone e istituire graduatorie differenti, e su quello reddituale. “Qual è il limite della ricchezza  e della povertà – ha puntualizzato il presidente Scaramelli –  ; su questo i comuni hanno la grande  responsabilità di stabilirlo in base alla situazione dei vari territori che governano”.

Scaramelli ha poi ribadito l’importanza di premiare chi è già nelle graduatorie dando loro un punteggio aggiuntivo in base agli anni di residenza in Toscana e alla lunghezza del periodo da cui si è in attesa di un alloggio pubblico, l’introduzione delle graduatorie emergenziali, la richiesta di maggiore discrezionalità ai comuni in situazioni di particolare gravità, più libertà nell’assegnazione degli alloggi da ristrutturare”.

La commissione sanità e politiche sociali lavorerà e approfondirà tutti i temi per arrivare ad una stesura della legge che dovrà essere discussa e condivisa.

Al dibattito è intervenuto anche il consigliere Enrico Sostegni (Pd) membro della commissione Sanità, che ha condiviso la sfida promossa dai sindacati di “lanciare una campagna che punti all’aumento delle risorse a disposizione per le case popolari”. Sostegni ha ricordato che i comuni sono i proprietari del patrimonio edilizio comunale e che quindi “da una stretta collaborazione con loro come principali attori della gestione delle case popolari può derivare una diminuzione degli elementi di conflittualità, attraverso una conoscenza capillare e attenta delle varie situazioni presenti sul territorio”.

“Il Consiglio regionale è il luogo di confronto naturale – ha concluso il consigliere – e l’impostazione che abbiamo dato fondata su una discussione costruttiva con tutti gli attori coinvolti e interessati, come i sindacati e i comuni, è un buon viatico per raggiungere l’ obiettivo di una buona legge”

 

 

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