Cascina, caso Tinaia, Nardini (Pd): “Si conferma necessario modello toscano di accoglienza diffusa”


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La consigliera regionale Pd interviene sul caso del centro accoglienza cascinese, lanciando una sfida alla Sindaca Ceccardi e invitandola provocatoriamente a condurre “insieme questa battaglia all’insegna dell’umanità e della solidarietà prendendo le distanze da Salvini”

 

“Sono contenta, e anche un po’ stupita, che la Sindaca di Cascina si preoccupi della situazione igienico-sanitaria in cui vivono le persone accolte alla Tinaia. Dobbiamo dedurre che, finalmente, mostra un po’ di umanità e prende le distanze dal suo leader nazionale Salvini? Proprio in queste ore, purtroppo, lui non si sta preoccupando altrettanto delle condizioni di quegli esseri umani a cui impedisce, vergognosamente, di poter scendere dalla nave Diciotti.  Si stupirà, ma sono d’accordo con lei, Sindaca Ceccardi: accertati i gravi problemi della struttura, è evidente che questa situazione non sia accettabile.  Questo non fa che confermare quello che sosteniamo da tempo: è necessario mettere in atto ovunque il ‘modello toscano di accoglienza diffusa’, con piccoli gruppi di persone accolte su tutto il territorio regionale, superando le grandi strutture. E soprattutto occorre rilanciare una battaglia che la nostra Regione ha portato avanti e continuerà a portare avanti: la gestione dei migranti non può essere lasciata nelle mani di Prefetture e privati, chiediamo che sia affidata alle Regioni e ai Comuni. Sindaca, la facciamo insieme questa battaglia all’insegna dell’umanità e della solidarietà, o la sua linea resta quella inumana di Salvini?”

 

Così Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd, in un post su Facebook sul caso della Tinaia a Cascina.

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