Cave, ok unanime a mozione di Bugliani per la sicurezza delle macchine “a filo”


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cavelIconsigliere regionale Pd interviene in merito all’utilizzo delle tagliatrici a filo diamantato nel comparto lapideo, attrezzature che rischiano di essere pericolose, sollecitando regole chiare ma anche un monitoraggio e un eventuale sostituzione

 

Prescrizioni chiare relativamente all’utilizzo dei macchinari “a filo” nel lavoro in cava, specifici incentivi volti alla rottamazione di quelli più vecchi e a una loro sostituzione con strumenti più adeguati e sicuri. È ciò che chiede Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissione Affari istituzionali, con la mozione titolata proprio “In merito alla sicurezza delle macchine ‘a filo’ operanti nell’ambito del comparto estrattivo”, approvata all’unanimità nella seduta odierna del Consiglio regionale toscano.

“La mozione si concentra sulle tagliatrici a filo diamantato, attrezzature utilizzate per il taglio delle rocce e per l’estrazione, talora risultate poco sicure e diventate quindi causa di incidenti, come ha rivelato uno studio del Politecnico di Torino che ha segnalato ‘la mancanza di una ricerca in grado di migliorare le condizioni operative e l’efficacia del processo’ – spiega Bugliani – Nel solo distretto apuano risultano al momento operativi circa 600 macchinari di questo tipo, molti in funzione da anni e quindi verosimilmente obsoleti. Quella degli infortuni sul lavoro nel comparto lapideo è una questione fortemente sentita e doverosamente al centro della discussione e deve assolutamente continuare a rappresentare una priorità per tutte le istituzioni. Troppe infatti le vittime in questi anni nelle nostre cave, fondamentale risulta allora mettere in campo ogni tipo di soluzione per evitare le situazioni pericolose. Va ricordato inoltre che poco tempo fa proprio questo tipo di strumentazione è stato causa di un incidente mortale. La Regione è già attiva da tempo per migliorare le condizioni di sicurezza nelle cave, con un piano elaborato e complesso che prevede diverse azioni, in primis il rafforzamento delle attività di prevenzione e controllo. Il tema dei macchinari utilizzati quindi deve essere affrontato con sollecitudine da parte del Governo, anche attraverso la commissione speciale per la sicurezza del lavoro nelle cave e dalla Regione, che sicuramente non può perdere di vista questo aspetto così delicato e cruciale. Ci tengo a ricordare che il governatore ha già evidenziato la necessità di concentrare gli sforzi su questa tipologia di macchinario e nell’incontro del febbraio 2017 al Ministero dello Sviluppo economico è emersa da parte della Regione l’urgenza di affrontare questo tema”.

“L’obiettivo della mozione è quindi rimettere in primo piano la questione della strumentazione, che ha un notevole impatto sulla sicurezza del comparto lapideo: l’impegno che chiedo alla Giunta è da un lato di attivarsi per la predisposizione di norme chiare sulle modalità d’uso delle macchine ‘a filo’, dall’altro di valutare l’inserimento di incentivi per la rottamazione di alcune di queste e una eventuale successiva sostituzione con altre più nuove, nell’ambito delle azioni già avviate in tema di prevenzione e riduzione del rischio nelle attività lavorative in cava”, conclude Bugliani.

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