Celebrare Amedeo Modigliani nel centenario della morte, ok unanime del Consiglio. Gazzetti: “Prepararsi al 2020 per onorare un grandissimo toscano”


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Il consigliere chiede di  inserire le celebrazioni nel PRS: “Artista immenso che non si dimenticò mai della sua amata Livorno”

 Celebrare Amedeo Modigliani in vista del centenario della morte (24 gennaio 2020), promuovendo e sostenendo iniziative finalizzate a valorizzare l’opera e la figura del geniale artista livornese. A questo punta la mozione illustrata oggi in aula dal consigliere del Pd Francesco Gazzetti e poi approvata all’unanimità   dal Consiglio regionale. L’obiettivo è richiamare l’attenzione della Giunta su questo importante anniversario, individuando uno strumento concreto e preciso “E’ proprio il Programma regionale di sviluppo 2016 – 20120 – ha spiegato Gazzetti ringraziando il capogruppo Leonardo Marras per l’interessamento–  ad includere una specifica parte dedicata alla promozione del sistema delle arti e degli istituti culturali con particolare riferimento al sostegno alle attività dedicate alle celebrazioni di specifiche ricorrenze. Esiste dunque uno spazio all’interno del PRS che ci dà la possibilità di celebrare Modigliani come merita e che è giusto che sia. Ed è bene iniziare a pensarci per tempo”. L’atto presentato e sottoscritto da Gazzetti  insieme a  Monia Monni, Antonio Mazzeo, Enrico Sostegni, Paolo Bambagioni, Ilaria Giovannetti, Gianni Anselmi, Andrea Pieroni, Massimo Baldi, Valentina Vadi e Alessandra Nardini ripercorre tutte le tappe della vita di Amedeo Modigliani che nacque a Livorno il 12 luglio 1884 e morì a soli 36 anni a Parigi. Anni intensi e straordinari che furono contrappuntati da una serie di opere (disegni, quadri e sculture) ognuna delle quali rappresenta un capolavoro unico. “Sono certo che tutto il Consiglio Regionale e la Giunta – ha proseguito Gazzetti – sapranno raccogliere lo stimolo rappresentato da questa nostra mozione per trasformarlo, nelle forme e nei modi che saranno individuati, in un grande tributo per un artista immenso, il cui stile resta unico della storia dell’arte. Un genio toscano che non si dimenticò mai, neanche nei suoi intensi anni parigini, della sua amata Livorno. Ecco perché da toscano e soprattutto da livornese sono certo, anzi sicuro, che la Toscana saprà cogliere questa occasione per essere punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale per onorare, come merita, uno dei suoi figli più amati e conosciuti in tutto il mondo”. 

 

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