Centri antiviolenza, dalla Regione 400mila euro in più; Nardini (Pd): “Soldi spesi benissimo”


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genereAlessandra Nardini, consigliera regionale Pd, commenta lo stanziamento della Regione rivolto ai centri antiviolenza annunciato questa mattina dal Presidente, Enrico Rossi, dalla vicepresidente e assessora alla Cultura,  Monica Barni e dall’assessora alla Sanità, Stefania Saccardi

 

“Ridare ossigeno ai centri antiviolenza è passo fondamentale nella lotta alla violenza di genere, per essere realmente di supporto alle donne che hanno bisogno di aiuto. Siamo di fronte a una piaga sociale che per essere combattuta richiede prima di tutto risorse economiche e competenze, misure concrete, come quelle annunciate questa mattina dal presidente Rossi, dalla vicepresidente Barni e dall’assessora alla sanità, Saccardi. Lo stanziamento di 400mila euro è un provvedimento importantissimo da parte delle istituzioni regionali, considerate le difficoltà oggettive in cui versano i centri antiviolenza del nostro territorio. Più che positivo anche l’istituzione di un comitato organizzativo di cui faranno parte il presidente della Regione, l’assessore al Diritto alla salute, Stefania Saccardi, l’assessore alla Presidenza Vittorio Bugli e la vice-presidente, Monica Barni”, dichiara Alessandra Nardini, consigliera regionale Pd che a giugno scorso ha portato in Consiglio una mozione proprio su prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e in cui sottolineava proprio l’importanza di creare un tavolo di confronto in grado di mettere in campo una strategia a livello regionale.

 

“Quella dei centri antiviolenza è una situazione di cui si è tornati a parlare in questi giorni, a seguito del tragico assassinio di Vania Vannucchi, ai cui familiari e cari rinnovo tutta la mia vicinanza e cordoglio. Ne esistono 24 in tutto il territorio regionale, vi operano professionisti e tanti volontari. Sostenerli è atto di umanità e di civiltà al quale la Toscana, terra da sempre attenta ai diritti e alle marginalità, non si tira indietro – continua Nardini – Anche i centri antiviolenza del territorio pisano versano in situazione di criticità economica, una condizione che impedisce alle strutture di operare a regime. Nel 2015 il Codice Rosa, in tutto il territorio regionale, ha contato 3049 accessi, tra casi di abusi, stalking e maltrattamenti, sia su adulti (2623 ) che su minori (426 ). Tra questi, nell’Asl di Pisa, in un anno si sono contati 38 casi di maltrattamenti su adulti che si sommano ai 45, sempre adulti, che hanno subito maltrattamenti e abusi registrati dall’Azienda Ospedaliera Universitaria pisana; 10 i casi registrati, sempre nel pisano, tra i minori”.

 

“Di pari passo dobbiamo riconoscere l’esistenza di un problema culturale, che va affrontato a partire dai programmi delle scuole, i luoghi dove si formano le nuove generazioni, che devono essere educate alla cultura della parità, al rispetto della libertà e dignità della donna e al rifiuto di ogni forma di violenza – concludeNardini – Sono importanti anche gli eventi per sensibilizzare la cittadinanza, come la Corsa Rosa organizzata il 22 luglio scorso dall’Uisp Valdera, lo stesso vale per le iniziative promosse dalle Amministrazioni comunali. Sono convinta che se uniamo le forze e proseguiamo per questa strada potremo realmente incidere su questa escalation vergognosa e inaccettabile di violenza e soprusi, e stare vicino alle tante donne che hanno bisogno di aiuto”.

 

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