Chianti, “Agricoltura e ambiente tra le priorità per il rilancio dell’azione del governo regionale”


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Al Circolo ARCI di San Casciano in Val di Pesa presentato il documento dal gruppo Pd in Consiglio regionale con Capirossi, Bezzini e Remaschi.

Capirossi: “Un documento importante frutto di una discussione della maggioranza e che ha l’ambizione di fortificare e rilanciare l’azione di governo”

Bezzini: “Un parte importante del giudizio delle persone si basa sui problemi giornalieri che incontrano, questi punti sono anche il frutto di quanto raccolto dal rapporto diretto con i  cittadini”

 

Tappa nel Chianti questa mattina per il tour che il gruppo Pd in Regione ha promosso per confrontarsi con le realtà territoriali toscane, condividere e raccogliere critiche e suggerimenti sul documento “Priorità per il rilancio dell’azione del governo regionale”, scaturito alla fine del luglio scorso da un vertice di maggioranza con il presidente Enrico Rossi.Nella mattinata di oggi, i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi e Simone Bezzini, insieme all’assessore Marco Remaschi, hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche e sociali e delle istituzioni locali.La consigliera Capirossi ha illustrato il documento che contiene le 9 priorità da affrontare da qui al 2020 per concludere “con maggiore slancio ed efficacia la fine del mandato regionale”.«Nel luglio scorso – ha spiegato Capirossi– abbiamo condiviso un documento che indicava le priorità per rilanciare l’azione di governo, 9 punti concreti, cose da fare e verificare. E’ molto importante discutere di quei contenuti con l’intera Toscana, rendendo protagonisti i territori di quell’accelerazione che vogliamo produrre nell’azione di governo: per questo oggi siamo qui. Si tratta di punti programmatici che descrivono una dimensione regionale ma che, al tempo stesso, sono tutti coniugabili e misurabili con i temi specifici del nostro territorio provinciale».Le priorità individuate per il rilancio dell’azione di governo regionale, infatti, vanno dalla riorganizzazione della Regione sul territorio alla sanità, dallo sviluppo economico alle politiche d’inclusione sociale e lavorativa, dal nuovo piano rifiuti alla conferma di completare le grandi opere, dalle politiche agricole alla conferenza regionale sulla caccia, la legge sulla geotermia, l’energia fino all’intensificazione delle azioni della Regione per la sicurezza e contro il degrado nelle città.

«Siamo in una zona in cui l’agricoltura è anche turismo – ha detto Fiammetta Capirossi – la cartolina che il Chianti ha lanciato per anni nel mondo è stata importantissima per un territorio che oggi non ha bisogno di presentazioni. Lo scorso anno abbiamo lanciato e appoggiato, proprio con una mozione presentata in Consiglio regionale, la candidatura del Chianti come patrimonio Unesco. Una candidatura importante, sostenuta nei fatti con un impegno importante della regione per il settore vitivinicolo, con bandi e investimenti per la promozione nei paesi extra ue ».

« Il lavoro fatto nel Chianti in questi anni – ha detto Simone Bezzini – è stato importante, gli amministratori hanno saputo creare una sinergia fondamentale sul distretto rurale che guarda al lungo periodo e sono certo darà i suoi frutti su temi importanti come l’attrarre risorse da fondi europei e altri bandi. La capacità di costruire politiche integrate è una caratteristica importante di questo territorio, ne è un esempio l’ambito turistico omogeneo che nasce proprio da un’istanza del territorio che va oltre il confine provinciale, portato avanti dalla regione, un segnale di come si lavora non per compartimenti stagni ma pensando al territorio. Va bene dunque raccogliere le criticità ma raccontiamo e valorizziamo anche le cose positive che in questi anni e i mesi si sono fatti.».

“In questi primi anni di legislatura – ha detto l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – ci siamo concentrati in modo particolare su giovani, biologico e Pif (Progetti integrati di filiera). L’agricoltura è un settore che ha forte necessità di un ricambio generazionale per questo ad oggi abbiamo investito 130mln di euro e il nostro obiettivo è di dedicarne ancora 20 proprio sui giovani in agricoltura, arrivando così a un 18% del totale degli investimenti. Sul biologico, invece, l’investimento è stato di 125mln di euro, non stiamo parlando di una “moda” ma di un fattore importante che vuol dire meno utilizzo di ammendanti, rispetto nell’utilizzo del territorio e che si traduce in maggiore sicurezza alimentare. Proprio per questo prima di Natale arriverà una modifica sulle mense scolastiche, abbiamo infatti aperto una fase interlocutoria con ANCI per rilanciare la filiera corta e le produzioni toscane. L’obiettivo è quello di inserire una vera e propria “educazione del gusto”, dando un segnale ai comuni sull’importanza della tracciabilità dei prodotti locali, biologici e la ricaduta che può avere sul territorio.

La Toscana – ha spiegato poi Remaschi – è seconda solo al Veneto sulle esportazioni, ma non possiamo fare agricoltura come fanno altre regioni per la conformazione del nostro territorio che ha costi più alti, per questo fondamentali sono i Pif che ci permettono di legare tutta la catena e dare una maggior forza alle nostre imprese a livello mondiale. Su questi tre punti fermi noi investiamo il 50% della nostra dotazione, senza dimenticare ad esempio la legge sugli ungulati che sta dando i suoi primi frutti. Gli agricoltori, lo ripeto spesso, non vogliono i rimborsi ma raccogliere i frutti del proprio lavoro e noi stiamo cercando di rimettere in armonia questa situazione che ormai è scoppiata perché da troppo tempo veniva sottovalutata.Questi sono alcuni punti del programma – ha concluso Remaschi –  manca un anno e nove mesi, noi dobbiamo recuperare un rapporto diretto con i nostri elettori e cittadini, alle persone interessa che le idee e i programmi siano realizzabili e che siano date risposte concrete alle necessità che arrivano dal territorio”.

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