Clima, Monia Monni scrive ai presidenti Enrico Rossi ed Eugenio Giani: “La Toscana sostenga lo sciopero mondiale”


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La consigliera regionale  Monia Monni  ha inviato stamani una lettera al Presidente della Giunta Enrico Rossi e al presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani per chiedere che la Regione Toscana sostenga lo sciopero mondiale per il clima che si svolgerà, anche a Firenze, venerdì 15 marzo.

“Nel rispetto della natura assolutamente apartitica della manifestazione –afferma Monni – ritengo centrale l’impegno attivo da parte di tutte le Istituzioni perché la questione climatica e la svolta verso la sostenibilità rappresentano priorità non rimandabili, la cui urgenza le pone irrimediabilmente al centro delle agende politiche ad ogni livello istituzionale”.

Monia Monni che su questi temi ha presentato due proposte di legge, recentemente approvate dal Consiglio regionale della Toscana, per inserire nello Statuto regionale i principi dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare e per orientare tutta la programmazione regionale verso la transizione verde, scrive: “Come Regione Toscana non ci siamo mai tirati indietro dinnanzi a sfide complesse e articolate, basti pensare alle misure di contrasto all’inquinamento dell’ambiente marino e all’erosione costiera, ed è per questo che so di rivolgermi ad un’Istituzione che ha la sensibilità e la competenza per fare la sua parte e per ispirare altri a farlo”.

“Sono trascorse poche settimane – continua la lettera di Monni – dall’ultima Conferenza delle Parti di Katowice, nel cuore della zona carbonifera polacca, in cui alcuni Paesi, tra cui Kuwait, USA, Russia e Arabia Saudita, si sono opposti alle conclusioni dello studio condotto dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite) e commissionato dalla COP21 di Parigi nel 2015. Tale opposizione non può sottacere né tantomeno cancellare il monito lanciato da quegli esperti: un aumento medio della temperatura globale di almeno 1.5°C sui livelli pre-industriali non è più evitabile ed è necessaria, per tenersi entro i 3°C di aumento complessivo, una radicale azione di taglio alle emissioni di anidride carbonica. Non farlo significa andare incontro ad un disastro ambientale, sociale ed economico”.

Monni conclude, riferendosi alla mobilitazione partita dalla giovane attivista svedese, sedicenne, Greta Thunberg ed esortando l’istituzione regionale alla partecipazione: “Una generazione sta gridando alle Istituzioni di tutto il pianeta che il tempo per rimandare scelte imprescindibili è scaduto e urgono interventi immediati e decisi. Un’istanza che credo debba essere accolta e raccolta dalla Regione Toscana con il massimo e più proficuo sforzo”.

Foto da Pure Green Magazine

 

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