Commissione d’inchiesta sulle discariche sotto sequestro, Gazzetti a Giannarelli (M5S): “Si parte male”


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“Su finalità della Commissione informazioni errate e nessuna condivisione. La Commissione va guidata con un profilo istituzionale, non di propaganda”

 “Come diceva Totò “Signori si nasce” ed ora è chiaro che anche per fare i presidenti di Commissione non basta l’enunciazione di un titolo. La conferma ce l’ha offerta il capogruppo del Movimento 5 Stelle Giacomo Giannarelli che con la prima sua mossa da presidente della Commissione d’inchiesta sulle discariche poste sotto sequestro ed il ciclo dei rifiuti ad esse riferito è subito finito in fuorigioco. Nessuna condivisione da parte sua, infatti, del testo del comunicato emesso a fine commissione a cui si aggiunge la sgradevolissima sensazione di voler utilizzare un organismo istituzionale come strumento di propaganda”. Così il consigliere del Pd e vice presidente della commissione d’inchiesta sui rifiuti Francesco Gazzetti che aggiunge: “No caro Giannarelli. Non ci siamo proprio. Condividere il comunicato avrebbe permesso, ad esempio, di evitare la diffusione di informazioni errate ed imprecise. Nel testo del comunicato, infatti, si legge che “L’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza è stata formalizzata dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che ha voluto ricordare l’esatto ambito di interesse, peraltro riassunto nel titolo: “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”. I lavori si muoveranno all’interno di questo perimetro.” Ora si dà il caso che durante la seduta di insediamento il presidente Giani abbia sottolineato come “Anche a seguito di nota del presidente del Gruppo PD Leonardo Marras sulla questione, al fine di evitare interferenze con le competenze in  materia dei rifiuti, attribuite dal regolamento interno n.27/2015 alla IV commissione, occorre delimitare l’ambito oggettivo d’indagine della commissione d’inchiesta  in relazione alla dizione “al ciclo dei rifiuti in Regione Toscana” che deve essere riferita, esclusivamente, alle discariche sotto sequestro.” “Basterebbe questo – aggiunge Gazzetti– per descrivere un metodo che non possiamo che criticare con forza. A questo si aggiungono anche una serie di dichiarazioni attribuite allo stesso Giannarelli che sembrano orientate a scandagliare l’universo mondo e che non solo non sono corrispondenti agli obbiettivi della Commissione d’inchiesta ma che sono frutto di auspici personali. Inoltre il passaggio del comunicato, non condiviso, nel quale si esplicita di voler rendere la commissione d’inchiesta “strumento di supporto alle iniziative legislative della Regione in primis il nuovo piano dei rifiuti” tradisce le vere volontà di Giannarelli ovvero costituire una “Commissione doppione” che tenti sovrapporsi alla Quarta Commissione. Se questa è la volontà- specifica Gazzetti–  non ci siamo proprio e si rischierebbe di perdere un’importante occasione per approfondire il tema specifico assegnato alla Commissione d’inchiesta. Ovviamente sin dalla prima seduta abbiamo portato il nostro contributo, così come faremo nelle prossime occasioni. E stupisce che nel comunicato si riportino frasi e riflessioni dello stesso Giannarelli che non sono state pronunciate durante la seduta di insediamento, bensì solo a margine. Un modo strano di interpretare, da parte del neo Presidente, un ruolo di garante e di sintesi dei lavori della Commissione che, è bene ricordarlo, si trova a guidare anche con il nostro indispensabile voto. Ecco perché se qualcuno pensa di utilizzare la Commissione come megafono di parte oppure come una clava da agitare contro il lavoro, ad esempio, della Quarta Commissione si rassegni perché ha davvero sbagliato le proprie valutazioni. E se queste fossero davvero le vere intenzioni allora ci potrebbe ancora venire in aiuto il grande Totò ed il suo ‘ma mi faccia il piacere!’ Se così fosse siamo davvero pronti a svolgere il nostro compito con grande determinazione per evitare che la strumentalizzazione prosegua, evidenziando inoltre con forza ogni atto e comportamento che dovesse andare in questa direzione. Se invece- conclude Gazzetti–  così non sarà e se dunque la Commissione verrà guidata con un profilo istituzionale allora saremo ancora più lieti di portare il nostro contributo, approfondendo con grande accuratezza e precisione il tema delle discariche sotto sequestro ed il ciclo dei rifiuti in Regione Toscana ad esso riferito”.

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