Comuni montani, Ceccarelli: “Scuola dell’infanzia anche sotto i tre anni di età”


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Il consigliere regionale è primo firmatario di un interrogazione alla giunta toscana

FIRENZE 13.01.2012 (c.b.) Cosa ne pensa la giunta regionale della possibilità che le sezioni della scuola dell’infanzia nelle zone montane con un numero di iscritti inferiore a quello previsto in via ordinaria e ubicate in comunità prive di strutture educative per la prima infanzia, possano accogliere bambini di età compresa tra i due e i tre anni? E’ quanto chiedono, con un’interrogazione, i consigliere regionale del Pd Vincenzo Ceccarelli, Enzo Brogi, Nicola Danti, Daniela Lastri, e Loris Rossetti. La questione viene sollevata dopo la sentenza della Corte costituzionale che, accogliendo un ricorso della Regione Toscana, ha stabilito che “non spettava allo Stato disciplinare l’istituzione di nuove scuole dell’infanzia e di nuove sezioni della scuola dell’infanzia, nonché la composizione di queste ultime”. «Credo sarebbe utile – spiega Ceccarelli – nella fase di programmazione e progettazione del dimensionamento della rete scolastica sul territorio e prima della scadenza del termine per le iscrizioni al prossimo anno scolastico, provare a dare una riposta alle famiglie dei comuni montani e delle isole, consentendo loro, soprattutto in assenza di asili nido ma non solo, la possibilità di iscrivere i propri figli alle scuole dell’infanzia, anche se non hanno ancora compiuto i tre anni. A questo scopo – prosegue Ceccarelli – si potrebbero attivare progetti condivisi tra Regione, istituzioni scolastiche ed enti locali. Tutto ciò – conclude il consigliere – nello spirito di consentire al maggior numero di bambini toscani di poter fruire dell’importante occasione sociale di crescita rappresentata dalla frequenza della scuola della prima e della seconda infanzia».

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