Cooperazione: cambia la normativa regionale. Approvata in Consiglio la proposta di legge Pd.


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Tra le novità la cooperativa di comunità, a sostegno di territori svantaggiati e a rischio di perdere servizi essenziali

cooperation3FIRENZE 29.04.2014 (c.b.) Via libera in Consiglio regionale alla proposta di legge che modifica la normativa regionale per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana. Le novità introdotte arrivano a conclusione di un lungo e approfondito lavoro della commissione presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd), frutto anche di ampie consultazioni, sul testo originario della proposta targata Pd, e costituiscono un aggiornamento della legge regionale 73 del 2005, al fine di adeguarla alle novità introdotte con il Piano regionale di sviluppo e con la legge sulla competitività, anche alla luce della risoluzione del Parlamento europeo del 2 luglio 2013 sul contributo delle cooperative al superamento della crisi. L’obiettivo principale è quello di valorizzare una parte importante del sistema economico della Toscana, come ha sottolineato in Aula il capogruppo Pd Ivan Ferrucci, primo firmatario della proposta di legge.

Tra le novità, che non prevede ulteriori risorse, l’introduzione dell’idea della cooperativa di comunità, come opportunità per la gestione di servizi nelle realtà medio-piccole, dove verrà meno la gestione diretta di enti pubblici: un sostegno rivolto ai territori svantaggiati e a rischio di perdere servizi essenziali, che va a riconoscere, in molti casi, realtà che nella pratica già esistono e operano.

«Con questo provvedimento – ha spiegato Pugnalini – viene attualizzata la normativa regionale a sostegno di un settore importante in un momento molto difficile sotto l’aspetto economico, con gli effetti di una crisi nella quale peraltro il mondo cooperativo ha retto meglio di altri, anche grazie a una spinta etica e valoriale. La legge prevede strumenti nuovi ed incentivi per i lavoratori di aziende in crisi che decidono di mettersi in cooperativa, per le imprese cooperative che operano nel campo dei servizi socio-sanitari, per la cosiddetta cooperazione di comunità, che svolge un ruolo importante nei territori montani e isolani».

«Ci sono ancora spazi di lavoro – ha detto Ferrucci – per accrescere la competitività del nostro sistema. Dopo l’approvazione di questa legge bisognerà aprire una discussione più ampia sul modello di sviluppo, il terreno di confronto potrà essere una nuova legge proprio sulla competitività, che tenga conto degli assi principali della nostra economia: dalla grande alle piccola impresa, fino alla cooperazione che negli ultimi anni ha svolto un ruolo forte, uno dei pochi settori con un saldo occupazionale positivo».

 

 

 

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