Defibrillatori obbligatori negli impianti sportivi da luglio 2016. Approvata la nuova legge regionale per uno sport più sicuro. Scaramelli e Sostegni (Pd): “Passo importante per una cultura della sicurezza”.  


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_DSC6135Approvata nelle seduta odierna del Consiglio regionale della Toscana la nuova legge regionale per la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni nell’ambito della pratica fisica e sportiva, che ne prevede la presenza obbligatoria negli impianti sportivi a partire dal 1 luglio 2016.

“Con la nuova legge regionale la Toscana fa un passo importante dal punto di vista della prevenzione e per la sicurezza di chi fa sport. E anche stavolta lo fa da apripista, prevedendo l’entrata in vigore a luglio 2016, in anticipo con le linee guida della normativa nazionale” – commenta il presidente della Commissione Sanità e politiche sociali Stefano Scaramelli (Pd) – “La possibilità di intervenire nei primi minuti di crisi con un defibrillatore, infatti, è determinante per salvare la vita di una persona. E per questo abbiamo previsto che tutti gli impianti sportivi dovranno esserne dotati, assieme a delle persone appositamente formate per l’utilizzo in caso di emegenza”.

“E’ importante precisare che la normativa riguarda solo gli impianti sportivi, ovvero spazi preposti unicamente ad attività sportive, mentre l’obbligo non riguarda, per esempio, quei circoli dove si trovano locali per il ballo o le bocce. A fare i controlli e a sanzionare eventuali inadempienze saranno i Comuni, ma mi fa piacere evidenziare l’atteggiamento positivo del mondo dello sport verso questa legge, data la consapevolezza che quella che stiamo avviando è una vera rivoluzione riguardo alla sicurezza sullo sport” – dichiara il consigliere Pd Enrico Sostegni, membro della Commissione sanità del Consiglio regionale.

“Lo sforzo, sul quale si sono concentrati anche i lavori della Commissione, è stato anche quello di andare il più possibile incontro ai gestori degli impianti e alle società sportive, in primis prorogando il termine per l’obbligatorietà, che la vecchia norma prevedeva per questo mese, e poi introducendo nel testo una notevole semplificazione burocratica. Non sarà necessario, infatti, inviare nessun documento, ma solo tenere presso l’impianto tutta la documentazione relativa al defribillatore. Soprattutto, per evitare di gravare sulle associazioni e le società sportive, la formazione obbligatoria del personale addetto all’uso potrà essere erogata, oltre che da soggetti accredidati, dalle Asl territoriali e con il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, dando così la possibilità di poter frequentare i corsi senza ulteriori costi”. – concludono i consiglieri Pd Scaramelli e Sostegni.

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