Del Grande, mozione di Baccelli (Pd): “Vicinanza, solidarietà e massimo impegno. Presto un manifesto per Gabriele libero a Palazzo del Pegaso”


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gabriele del grande2Il consigliere regionale Pd assieme ai colleghi Ciolini, Niccolai e Giovannetti, si attiva per lo scrittore e documentarista lucchese detenuto in Turchia,  chiedendo alla Regione impegno nei confronti del Governo e del Parlamento Europeo  per fare chiarezza su motivi e modalità del fermo e per la rapida liberazione; tra le altre cose si sollecita l’affissione di un manifesto nella sede del Consiglio regionale toscano per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda

 

Gabriele Del Grande libero. Lo “dirà” anche Palazzo del Pegaso, sede dell’assemblea toscana. Un manifesto per  il giornalista lucchese detenuto in Turchia è infatti ciò che chiede Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd, con una mozione che sollecita il massimo impegno e una costante mobilitazione da parte della Regione su questa vicenda. L’iniziativa è stata condivisa con i colleghi Pd Nicola Ciolini, Ilaria Giovannetti e Marco Niccolai.

“Tanta è l’apprensione per il nostro concittadino; il pensiero in questo momento va inevitabilmente ai suoi familiari, che vivono ore di angoscia e alle quali dobbiamo essere totalmente vicini. – fa presente Baccelli – Ieri a Lucca così come in tante altre città ci sono stati momenti di mobilitazione. È importante tenere alta la sensibilità per la richiesta di liberazione di Del Grande affinché le Istituzioni europee e nazionali si attivino per garantire al nostro concittadino e a tutti i giornalisti ingiustamente detenuti nelle carceri turche la tutela dei diritti e dell’assistenza necessari per il chiarimento e la conclusione delle corrette procedure. Ho ritenuto doveroso in questo momento esprimere la solidarietà a Del Grande e alla sua famiglia ma anche sottolineare in maniera forte e incisiva l’esigenza urgente del massimo impegno per la sua liberazione, attraverso un atto formale, una mozione. Quello a cui viene impegnata la Giunta è mettere in campo ogni iniziativa utile nei confronti del Governo e del Parlamento Europeo affinché venga fatta chiarezza quanto prima sui motivi e le modalità del fermo e permangano alti l’interesse e lo sforzo del nostro Paese nella richiesta di rapida liberazione e garanzia di tutela giuridica e sanitaria. Tra le altre cose sollecito la promozione di iniziative di sensibilizzazione come quella di apporre uno striscione, un manifesto, a Palazzo del Pegaso, sempre per chiedere con forza e immediatezza la liberazione di Gabriele. Un gesto sicuramente simbolico ma che, auspico, possa contribuire a mantenere altissima l’attenzione su una vicenda grave, preoccupante. È infatti urgente che non si spengano i riflettori su questa situazione e sui suoi futuri sviluppi.  Non dobbiamo arretrare di un millimetro, si sta parlando di democrazia, libertà di espressione e di informazione. Si sta parlando di un giovane ragazzo di Lucca, che è stato fermato e trattenuto mentre faceva il suo lavoro, si documentava  e raccoglieva testimonianze per raccontare ancora una volta di integrazione mancata e diritti violati. Non lasciamo che questi diritti vengano violati di nuovo nei suoi confronti, non possiamo permetterlo”.

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