Dipendenza da gioco d’azzardo: parte l’Osservatorio Regionale. Serena Spinelli (Pd) è la presidente


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LudopatiaUn’organismo attivo contro il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Tra i membri anche la consigliera Pd Ilaria Giovannetti.

Il Consiglio regionale ha approvato con voto unanime la designazione dei componenti dell’Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, previsto dalla legge regionale con la quale la Toscana, per prima in Italia, è intervenuta per contrastare e prevenire i rischi connessi al dilagare del gioco d’azzardo, stabilendo limiti più restrittivi per le nuove concessioni all’installazione di slot-machine e una riduzione fiscale per gli esercizi e i circoli che decidono di rimuovere gli apparecchi e che potranno richiedere il logo regionale “No Slot”.

“Quella contro il gioco d’azzardo è una battaglia che deve vederci impegnati contro un fenomeno che ha assunto dimensioni impressionanti, in Toscana sono quasi cinque miliardi di euro che ogni anno passano dalle tasche dei cittadini per finire in macchinette, gratta e vinci, bingo, scommesse e casinò on-line. Nessuno può vincerla da solo ed è importante che la politica, le istituzioni, il terzo settore, le associazioni, i servizi socio-sanitari, facciano la propria parte lavorando a stretto contatto. Dato che la materia è in gran parte di competenza statale, tutti insieme dovremo anche attivarci per chiedere, a fronte dell’impegno della Toscana, interventi sulla normativa nazionale al Governo e al Parlamento” – dichiara la consigliera Pd Serena Spinelli, designata come presidente dell’Osservatorio – “Il compito dell’Osservatorio sarà mettere in rete tutte le energie e le competenze utili ad attuare nuove linee d’intervento regionali per contrastare e prevenire la dipendenza da gioco d’azzardo. Perché non si tratta di un gioco, ma di un rischio sociale e sanitario che colpisce migliaia di persone, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione, e i cui costi sociali danneggiano tutti, anche chi d’azzardo non gioca”.

“L’osservatorio avrà un ruolo importante anche nella promozione di campagne d’informazione e sensibilizzazione sui rischi e i danni connessi al gioco d’azzardo. Credo che sarà importante rivolgersi con particolare attenzione ai giovani toscani, perchè siano il motore di una visione più attenta e consapevole del gioco e perchè proprio i giovani sono una delle categorie più a rischio, che i vincoli della legge regionale cerca di proteggere” – commenta Ilaria Giovannetti (Pd), indicata tra i componenti dell’osservatorio – “Un recente studio dell’Università di Firenze, su un campione di 1.500 studenti superiori, ha valutato che il 7% può già considersi un “giocatore problematico” e ben il 17% è a rischio. E’ dai giovani, quindi, che bisogna partire per mettere in circolo azioni virtuose, come la scelta di preferire spazi d’aggregazione che rinunciano alle slot in favore di attività ricreative, culturali o anche di un semplice biliardino”. 

 

L’Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco è composto dagli assessori regionali competenti in materia di salute, formazione e commercio, oltre che da tre rappresentanti dei Comuni, tre rappresentanti delle associazioni del terzo settore, un rappresentante per ogni AUSL e da tre esperti in materia di dipendenza da gioco d’azzardo.

In qualità di organo di consulenza permanente del Consiglio regionale e della Giunta regionale, ha il compito di monitorare il fenomeno della dipendenza da gioco, formulare proposte e linee di intervento regionali per la prevenzione, il contrasto e il trattamento delle dipendenze patologiche correlate al gioco; formulare proposte per l’organizzazione di un servizio di primo ascolto e di assistenza e consulenza; promuovere campagne di informazione per la prevenzione e la sensibilizzazione sulle conseguenze derivanti dall’abuso patologico del gioco.

Per perseguire i propri obiettivi l’Osservatorio è chiamato ad attivare rapporti di collaborazione con le aziende USL, gli enti locali, le istituzioni scolastiche, le autorità di pubblica sicurezza, nonché con i soggetti del terzo settore operanti in ambito regionale.

 

 

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