Diritti, a Cascina si discute l’istituzione dell’osservatorio per il contrasto all’ideologia Gender. Nardini (PD): “Più amministrazione e meno propaganda”


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“Come in una telenovela di cattivo gusto, il centrodestra di Cascina ci propone di tanto in tanto iniziative irragionevoli che hanno il solo risultato di chiudere la comunità in sé stessa e limitare i diritti di chi ne fa parte. Così dopo il rifiuto della Sindaca a celebrare le unioni civili, gli ostacoli, più o meno palesi, posti alla possibilità di altri di ufficiarle e l’approvazione della mozione per la sopprimere a Consulta Pari Opportunità, vediamo iscritta all’ordine del giorno della seduta di Consiglio che si terrà domani, la proposta di istituire un osservatorio per il contrasto all’ideologia Gender. Vorrei ricordare alla maggioranza che sono stati chiamati ad amministrare la città e non a fare soltanto propaganda politica, ad individuare soluzioni ai problemi della cittadine e dei cittadini e non a creare strumenti per contrastare qualcosa che non esiste. Perché forse occorre ribadirlo ancora una volta: non esiste nessuna fantomatica e pericolosissima ideologia Gender. Si chiede quindi all’aula di istituire un organo che vigili sul nulla, mentre nei mesi scorsi è stato vergognosamente cancellato quello che combatteva discriminazioni e stereotipi di genere. A Cascina si cerca così, ancora una volta, di portare avanti una politica di divisione, forse con il solo scopo di ottenere maggiore visibilità a livello nazionale.  Auspico che la discussione in Consiglio Comunale riporti tutti alla ragionevolezza e la proposta dell’osservatorio riceva voti contrari non solo dalla minoranza”. Così la Consigliera Regionale Pd Alessandra Nardini commentando l’iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Cascina del 27 luglio della mozione “Istituzione di un osservatorio per il contrasto alla propaganda dell’ideologia Gender”

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