Economia, sì a gestore unico poli di trasferimento tecnologico. Mazzeo e Nardini (Pd): “Legge che rafforza un sistema strategico per la Toscana”


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“Questa Proposta di legge nasce da una mozione approvata in Consiglio nel dicembre 2015 alla quale è seguito un lungo percorso di discussione e confronto istituzioni, mondo economico e produttivo toscano – spiega Antonio Mazzeo, consigliere regionale, illustrando il provvedimento in aula –. L’obiettivo, condiviso, è quello di fare in modo che i centri dell’innovazione diventino sempre più luoghi di attrazione degli investimenti e di erogazione di servizi alle imprese; la Regione da tempo è impegnata in questo senso e con l’unificazione della gestione dei diversi Poli toscani e la creazione di una una struttura snella e operativa che permetta al contempo di mantenere le peculiarità di ogni polo, facciamo un grande passo in avanti. La Proposta di legge, infatti, sostiene concretamente il processo di razionalizzazione del sistema attraverso la creazione di un fondo rotativo per l’erogazione di incentivi economici. Il trasferimento tecnologico è la sfida più importante per la Toscana e sarà la vera chance per il futuro dei nostri territori. Fare rete, mettere in sinergia, collaborare ma anche solo confrontarsi può essere decisivo solo se il vertice di questa struttura è flessibile. Più che un soggetto unico, insomma, la richiesta avanzata è quella di un consorzio che, anche per sua natura, potrebbe diventare operativo in tempi molto brevi”.

“Finalmente si inizia un percorso di sistematizzazione di un settore altamente strategico – commenta Alessandra Nardini, consigliera regionale –. Il mondo dell’innovazione vive una competizione globale nella quale contano le dimensioni, la quantità di imprese coinvolte, interi ecosistemi territoriali che si muovono compatti. La Toscana non può non avere un ruolo in questo, con le sue Università, le sue imprese innovative, le sue startup: questa prima aggregazione di Poli Tecnologici permetterà la nascita di un soggetto gestore che parlerà con una voce unica, fornirà sevizi migliori e potrà attivare relazioni a nome di tutta la toscana costiera. Inoltre, grazie a questa legge, auspichiamo che anche gli enti locali soci dei Poli tecnologici coinvolti possano interrompere gli iter di dismissione ai quali erano stati costretti dalle normative vigenti”.

La legge in sintesi

La proposta di legge prevede la creazione di un fondo regionale con una dotazione di oltre un milione distribuita su tre annualità (106mila per il 2019, 756mila per il 2020, 280mila per il 2021). Il sistema economico e produttivo toscano, a partire dalla costa, sarà dotato di un’unica struttura gestionale per il trasferimento tecnologico. Saranno coinvolti anche i soggetti che negli anni scorsi hanno avviato, dopo la sottoscrizione di un protocollo di intesa, una riflessione sul tema.
Secondo quanto contenuto nei sette articoli che compongono il testo, il gestore unico deriverà dall’aggregazione di alcune società partecipate – direttamente o indirettamente – da amministrazioni pubbliche, tra queste il Polo di Navacchio, Pontedera & Tecnologia – Pont-Thec, Pontlab, Consorzio Polo tecnologico Magona, Lucca Innovazione e Tecnologia- In-Tec. La proposta definisce anche le infrastrutture per il trasferimento tecnologico e cioè parchi scientifici e tecnologici, incubatori di impresa, laboratori di ricerca industriale, laboratori di prove e test, dimostratori tecnologici.

Il fondo regionale triennale di 1 milione e 157mila euro è un incentivo economico a favore del soggetto unico sotto forma di prestito partecipativo, condizionato all’impegno assunto dalle amministrazioni pubbliche di restare nella compagine societaria per almeno tre anni dalla data di concessione del prestito.

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