Edilizia, Restauro e risanamento conservativo, Titta Meucci (Pd) “Con questa mozione si punta a fare chiarezza anche in merito al mutamento della destinazione d’uso”


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scuola-edilizia-672x351Attivarsi in Conferenza delle Regioni perché possa essere avviata una discussione e, conseguentemente, possano essere sollecitati il Governo e il Parlamento, in modo di prevedere una specifica modifica delle disposizioni normative in materia edilizia, finalizzata a chiarire che con gli interventi di restauro e risanamento conservativo sia consentito anche il mutamento della destinazione d’uso, implementando la fattispecie di cui all’art. 3 comma 1 lett.c D.P.R. n. 380/2001. Inoltre, valutare nuove eventuali modifiche a livello regionale. E’ questo quanto si chiede in una mozione depositata oggi in Consiglio regionale e di cui è prima firmataria la consigliera fiorentina Pd Titta Meucci.

“ E’ veramente opportuno – spiega Meucci – chiedere e sostenere una modifica della legge che consenta senza equivoci mutamento delle destinazioni mediante interventi di restauro e di risanamento conservativo, sempre nel rispetto di quelle d’uso previste dagli strumenti urbanistici generali. Oggi chiediamo questo intervento – prosegue  Meucci – proprio per poter incentivare ed agevolare gli interventi di riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio esistente e, dunque, per poter far sì che la rigenerazione urbana che rappresenta il pilastro della normativa urbanistica regionale non rimanga un’idea astratta ma l’unica strategia per rinnovare la città. Perciò – conclude Meucci – ogni nuova pianificazione territoriale sostenibile non può limitarsi alla conservazione dell’esistente ma ne deve promuovere una trasformazione che porti un miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Una strategia che assume rilievo particolare per le città del nostro territorio toscano il cui patrimonio edilizio è costituito per gran parte da edifici di rilievo storico artistico. Per mantenerne integrità e bellezza, l’unico modo è quello di destinarli a funzioni nuovi e vitali”.

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