Ero straniero, Nardini (PD): “La Toscana aderisca alla campagna e ne promuova la raccolta firme”


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“La Toscana è una regione da sempre accogliente e solidale, esempio di buon governo del fenomeno migratorio per tutto il Paese. Non può dunque mancare l’occasione di aderire alla campagna per la proposta di legge ‘Ero straniero – l’umanità che fa bene’, promossa da Radicali, Casa della carità, Acli, Arci, Centro Astalli, Cild, A buon diritto, Adgi e Cnca e sostenuta, tra gli altri, anche dai Giovani Democratici della Toscana e dalla Giovanile a livello nazionale.  Per questo ho deciso di firmare la mozione proposta dalla capogruppo Mdp Serena Spinelli che impegna la Giunta su alcuni, fondamentali, punti”. Così Alessandra Nardini, Consigliera Regionale, intervenendo nel dibattito in aula.

In particolare, si chiede alla Giunta regionale di:

–     aderire formalmente come Regione Toscana alla campagna ‘Ero straniero – l’umanità che fa bene’ e a dare opportuna diffusione alla stessa e alla relativa raccolta firme

–     a coinvolgere i sindaci toscani nella campagna di raccolta firme e nella diffusione della proposta

–     a favorire la raccolta di firme sul territorio regionale per la proposta di legge di iniziativa popolare

–     a valutare la possibilità di ospitare un evento finalizzato alla presentazione della campagna e della raccolta firme

–     a promuovere sul piano amministrativo, politico, socio-economico e culturale i diversi aspetti contenuti nella proposta di legge di iniziativa popolare

–     a valutare il coinvolgimento nelle attività a sostegno della campagna e della raccolta firme di associazioni e organizzazioni impegnate nella gestione dell’accoglienza, dell’integrazione e della mediazione culturale

–     a valutare la possibilità di un coinvolgimento nelle attività a sostegno della campagna dell’Università per stranieri di Siena

“Dobbiamo partire da un dato ormai oggettivo – prosegue Nardini –, di cui dobbiamo prendere coscienza: il fenomeno migratorio non può più  essere considerato come un’emergenza, ma come un fenomeno strutturale che dobbiamo sapere affrontare. Da qui, la necessità di un significativo punto di svolta: occorre una gestione pianificata dell’immigrazione nel nostro Paese e in Europa, dove ognuno deve fare la sua parte. In un momento in cui nel Paese si corre sempre più il rischio di cedere alla tentazione di ‘parlare alla pancia’, crediamo sia nostro dovere ribadire con forza i nostri valori e la nostra visione: iniziamo col dire che la Bossi-Fini è una norma non degna di un Paese civile, deve assolutamente essere superata e il reato di clandestinità deve essere abolito”.

 

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