“Facciamo #lacosagiusta. Raccontiamo le storie della buona accoglienza del modello toscano”


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26 settembre, i consiglieri regionali Pd in tutta le province

Una giornata dedicata alle visite delle strutture per profughi e rifugiati

Marras, Bugli e Gazzetti hanno presentato l’iniziativa oggi a Firenze
lacosagiustaFIRENZE 23.09.2015 – Sabato 26 settembre nel nome de #lacosagiusta. I consiglieri regionali del Partito democratico racconteranno le storie dei protagonisti dell’accoglienza toscana. Una giornata per visitare strutture del volontariato e della cooperazione sociale, per incontrare uomini e donne che fuggono da guerre e fame, troppo spesso rappresentati come “numeri” e non come persone. E insieme a questi, comprendere da vicino, toccare con mano le modalità dell’accoglienza, le forme di integrazione e di lavoro volontario che sempre di più caratterizzano la presenza degli immigrati in Toscana.

I 24 consiglieri del Pd si recheranno quindi in altrettante strutture presenti sul territorio regionale, toccando tutte le province, da Massa a Grosseto. Insieme a loro anche l’assessore regionale Vittorio Bugli, che rappresenterà la giunta toscana in una delle visite. L’iniziativa è stata presentata questa mattina con una conferenza stampa tenuta dal capogruppo Leonardo Marras insieme a Bugli e al consigliere Pd Francesco Gazzetti.

«Non è la prima volta che ci troviamo a gestire l’arrivo di migliaia di persone che scappano da guerre e violenze. – ha detto Leonardo Marras – La Toscana, da subito, ha scelto di applicare un modello specifico di accoglienza, quella diffusa, perché solo attraverso i piccoli centri e l’ospitalità ripartita in gruppi ristretti si riesce dare una risposta adeguata alle necessità, primarie e di integrazione, dei migranti. Siamo di fronte ad una strage continua nei nostri mari che l’Europa ha iniziato ad affrontare, non senza problemi, solo qualche settimana fa. E siamo di fronte a migliaia di storie, una diversa dall’altra, ma accomunate dalla speranza nel presente e nel futuro. Per questo come gruppo PD abbiamo deciso di fare “la cosa giusta”, andando ad incontrare i rifugiati nelle strutture che li ospitano, raccontando le loro storie e il modello toscano di accoglienza. Anche le paure, dove ci sono, si possono risolvere con la conoscenza e speriamo, in questo senso, di poter dare il nostro contributo».

«Partecipo molto volentieri a questa bella iniziativa del gruppo Pd – ha detto l’assessore Vittorio Bugli – perché è importante dire che in questo fenomeno delle migrazioni ci sono storie di vite e di dignità delle persone. Stiamo mantenendo ferma la barra sul “modello toscano”, che va esteso ancora ai comuni che ancora non sono coinvolti».

L’assessore ha poi fornito i dati aggiornati sulla presenza di rifugiati sul nostro territorio: «I profughi accolti in Toscana, sono circa 5600, distribuiti in oltre 408 strutture, in maggior parte di piccole dimensioni o appartamenti, che coinvolgono circa 120 enti e associazioni in qualità di gestori. In 10 giorni di attività del servizio Pronto Accoglienza ci sono state circa 450 telefonate di cui: 200 disponibilità ad accogliere in famiglia (per un tot di circa 400 posti letto. Media 2 migranti a famiglia). 100 appartamenti da affittare. 150 telefonate per sola richiesta di informazioni e disponibilità a offrire vestiario, giocattoli o attività di volontariato verso i profughi».

«Questa è davvero la cosa giusta da fare – ha aggiunto Francesco Gazzetti – cioè il modo di accogliere e di farsi carico della questione. Sarà importante per noi raccontare queste storie, socializzandone il più possibile la diffusione. Faremo in modo che questa giornata lasci anche una traccia e per questo stiamo pensando di raccogliere tutti i racconti dei consiglieri in un Instant book da pubblicare online».

La giornata sarà raccontata con una diretta web, a partire dalle prime ore della mattina di sabato, attraverso uno “speciale” del sito internet del gruppo consiliare (www.gruppopdregionetoscana.it) e mediante i social, con i racconti e le foto dei singoli consiglieri su Facebook e su Twitter.

Qui la rassegna stampa dell’iniziativa.

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