Ferrovia Pistoia-Lucca, Il Pd in Regione: “Trovare i 200 milioni per il raddoppio”


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Presentata una mozione che impegna la giunta regionale “a valutare la possibilità di prevedere, compatibilmente con i vincoli di bilancio esistenti, l’erogazione di un proprio contributo per consentire la copertura finanziaria per l’intera opera”.

ferroviaFIRENZE 04.09.2014 (c.b.) Contenti per l’inserimento nello Sbocca Italia, ma i soldi stanziati non bastano. Per realizzare il raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca occorrono altri 200 milioni, risorse che il Consiglio regionale proverà a chiedere alla giunta toscana già in fase di predisposizione dei documenti di programmazione finanziaria e di bilancio per l’anno 2015 e triennale 2015 – 2017.

Questo, in sintesi, l’obiettivo di una mozione Pd – primo firmatario Gianfranco Venturi – e sottoscritta anche dal capogruppo Ivan Ferrucci e dai consiglieri Aldo Morelli,

Marco Remaschi, Ardelio Pellegrinotti, Loris Rossetti, Lucia De Robertis, Pier Paolo Tognocchi, Daniela Lastri, Gianluca Parrini e Vanessa Boretti, che sarà all’ordine del giorno della prossima seduta in Consiglio regionale.

«La decisione del governo nazionale – spiega Venturi – di inserire l’opera nel decreto Sblocca Italia è sicuramente importante ma anche impegnativa. Importante perché arriveranno 220 milioni di euro, impegnativa perché l’opera dovrà essere resa “cantierabile” entro l’agosto 2015. Com’è noto, poi, il contributo statale, pur consentendo la realizzazione dei primi lotti funzionali, non è sufficiente a coprire i costi dell’intera opera, stimati attorno ai 420 milioni di euro. Per questo – prosegue Venturi – crediamo che le risorse debbano essere trovate nel bilancio regionale e vorremmo impegnare la giunta a valutare la possibilità di prevedere, compatibilmente con i vincoli di bilancio esistenti, l’erogazione di un proprio contributo per consentire la copertura finanziaria per l’intera opera. Anche perché lo stesso presidente Rossi ha più volte insistito sul “rilievo strategico” della realizzazione di quest’opera non solo per il territorio interessato ma per tutta la regione.

Infine – conclude il consigliere – occorrerà sollecitare RFI, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce la rete, a compiere tutti gli atti necessari in modo da rispettare pienamente i vincoli temporali posti dal governo nazionale.»

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