Fiere Antiquarie, Approvata mozione per la valorizzazione e la semplificazione


Share

Approvata ieri in Aula, proposta dalle consigliere Pd De Robertis e Pugnalini, prevede impegni precisi per la modifica del Codice del Commercio regionale.

Fiera AntiquariatoFIRENZE 15.01.2014 (c.b.) Un forte impegno per valorizzare le fiere antiquarie. Il Consiglio regionale ha approvato ieri una mozione proposta dalle consigliere Pd Lucia De Robertis e Rosanna Pugnalini che affida alla giunta toscana alcuni precisi impegni in vista della revisione del Codice del Commercio. Gli obiettivi sono quelli di “qualificare lo svolgimento dell’attività da parte degli operatori e l’offerta commerciale di settore anche a garanzia dei consumatori, semplificare alcuni adempimenti comunali e attribuire maggiore autonomia agli enti locali”.

In particolare, nella proposta di modifica del testo unico, la giunta regionale dovrà predisporre: “la revisione della disciplina in materia di accertamento dell’obbligo di regolarità contributiva (DURC) prevedendo un’unica scadenza annuale, anche con verifica a campione, per l’accertamento della regolarità contributiva eliminando così tutti gli altri casi in cui il Comune è chiamato ad effettuare la verifica per arrivare ad uno snellimento e una semplificazione sia dei carichi amministrativi dei Comuni che degli adempimenti burocratici degli operatori; l’individuazione di criteri specifici rispetto a quelli generali del commercio in area pubblica per il rilascio delle autorizzazioni/concessioni di posteggio di durata pluriennale nelle Fiere antiquarie; la previsione di posteggi riservati a favore di commercianti al dettaglio in sede fissa di oggetti di antiquariato, sia nazionali che internazionali qualificando ulteriormente la fiera attraverso riserva di posti ad antiquari di particolare prestigio e incrementando il numero degli espositori in Fiera antiquaria; la previsione di percorsi formativi per i commercianti di oggetti di antiquariato sia commercianti in sede fissa che su aree pubbliche prevedendo percorsi formativi finalizzati a migliorare la conoscenza della materia e il servizio di consulenza nei confronti dei consumatori”.

 

«In Toscana gli eventi fieristici dedicati all’antiquariato sono il frutto di una diffusa tradizione di commercio dell’antiquariato, con negozi e botteghe di alto livello qualitativo che costituiscono un punto di riferimento per una filiera produttiva in cui si valorizzano competenze e saperi, tradizioni e abilità professionali meritevoli di tutela e promozione – spiegano De Robertis e Pugnalini – Le fiere antiquarie sono uno strumento strategico per la valorizzazione del territorio sotto il profilo turistico e per il recupero dei manufatti e opere del passato testimonianza della storia e delle tradizioni locali.

Anche per questi motivi – proseguono le due consigliere – crediamo sia necessario “sganciare” questi eventi particolari dal complesso delle fiere ambulanti, raccogliendo le richieste che vengono dal territorio, per realizzare un’ulteriore qualificazione delle fiere antiquarie, agendo anche sulla semplificazione degli adempimenti e la valorizzazione del ruolo degli enti locali».

«Stiamo parlando di eventi – conclude Lucia De Robertis – che hanno una loro indiscutibile tipicità, che non è solo merceologica, relativa cioè agli oggetti provenienti dal mondo della cultura, dell’arte, dell’artigianato di qualità, ma che rivestono un valore economico-culturale che va al di là dei confini nazionali, come testimoniato anche dalla Fiera Antiquaria di Arezzo, che vive da oltre 45 anni e costituisce un modello per tante città, non solo toscane»

 

 

Share