Fondazione Pucciniano, “Fare chiarezza su gestione e prospettive” Baccelli (Pd) porta il caso in Regione


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stefano_baccelliFare chiarezza sulla gestione e le prospettive della Fondazione Festival Pucciniano! Dopo il recente allarme lanciato dai lavoratori stagionali, la vicenda arriva in Consiglio regionale, grazie a un’interrogazione presentata dal consigliere Pd Stefano Baccelli.

«Una situazione poco chiara su cui occorre fare luce urgentemente – spiega Baccelli – anche considerando che recentemente la Regione è intervenuta, anche grazie a una forte sollecitazione del nostro gruppo consiliare, con un cospicuo finanziamento di oltre 1,9 milioni per il triennio 2015-2017, proprio perché questo contributo straordinario è condizionato alla valutazione positiva, da parte della Giunta regionale, di un piano che dimostri la sostenibilità economica e finanziaria della gestione della Fondazione. Un impegno che è stato ribadito anche in sede consiliare, con l’approvazione di una risoluzione, nel dicembre scorso, che ha impegnato la giunta “circa i contributi straordinari al Festival Pucciniano ed alla Fondazione del Carnevale di Viareggio, ad esercitare una rigorosa funzione di controllo dei bilanci dei due enti nel corso del 2016, a fronte del mantenimento di una importante contribuzione straordinaria da parte della Regione Toscana”. I fatti degli ultimi mesi – continua Baccelli – ci dicono che le cose non procedono per il meglio: la disdetta del contratto con la società di revisione bilanci BDO senza aver dato nessuna motivazione; la mancata risposta ai sindaci revisori del Comune di Viareggio circa la richiesta di acquisire la relazione sui conti stilata da BDO; la situazione dei dipendenti che non percepiscono lo stipendio da due mesi; la recente indagine di mercato per la fornitura di prestazioni professionali che ha provocato forti preoccupazioni tra gli “storici” lavoratori stagionali. Sono tutte questioni da chiarire, con la massima sollecitudine e trasparenza, visto che parliamo di una fondazione che riceve finanziamenti pubblici e considerato che sono in gioco il futuro di un Festival prestigioso e la sorte di decine di lavoratori».

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