Forteto, Pd Regione e Metropolitano: “Bene lavoro commissione, alla cooperativa chiediamo più coraggio”.


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forteto csMarras, Bambagioni e Incatasciato: “Discontinuità forte col passato, altrimenti rivalutare ipotesi commissariamento”.

Alla vigilia di due eventi importanti che riguardano la vicenda Forteto, il gruppo consiliare in Regione del Partito Democratico ha illustrato stamani, in una conferenza stampa, alcune considerazioni e prese di posizione espresse dal capogruppo Leonardo Marras, dal presidente della commissione d’inchiesta Paolo Bambagioni e dal segretario metropolitano di Firenze Fabio Incatasciato.

“Tra pochi giorni arriveranno la sentenza della magistratura e ci sarà la conclusione dei lavori della nostra commissione d’inchiesta sulle responsabilità politiche e istituzionali nella vicenda Forteto – ha detto Marras – Noi auspichiamo la conferma delle condanne in sede giudiziaria e crediamo che gli ultimi passaggi della vicenda politica abbiano dato un contributo e incoraggiato il corso della giustizia. Senza entrare nel merito del lavoro svolto, crediamo che sarebbe importante che la Commissione d’inchiesta si concludesse con un  pronunciamento unitario. Anche perché consideriamo molto diversi i toni e i giudizi attuali sulle “commistioni politiche” rispetto alle strumentalizzazioni che spesso si sono fatte in passato. Oggi vogliamo rimarcare una questione centrale e cioè il rapporto tra cooperativa, tra l’attività economica e la Comunità. L’esigenza che abbiamo sostenuto è quella di una grande attenzione al lavoro di una realtà economica importante per il Mugello, che rischia ulteriori colpi. Ma proprio per questo, crediamo ci sia bisogno di una netta separazione tra l’azienda e la Comunità”.

“Abbiamo chiesto – ha ricordato Marras – una fortissima discontinuità, una separazione “fisica” tra i due soggetti, il cambio del management, il cambiamento nell’organizzazione del lavoro perché colpevoli e vittime non possono operare fianco a fianco, e quindi il rilancio economico della cooperativa. In questi mesi qualcosa è accaduto e ne va dato atto ai vertici regionali di Lega Coop, con i quali ho avuto contatti in questo senso. Il nuovo presidente ha fatto qualche passo nella direzione giusta, ma allo stato attuale non ci pare sufficiente. Evidentemente l’autoriforma non ha prodotto fino in fondo i risultati che speravamo e quindi pensiamo ci voglia più coraggio. In questo senso, le dichiarazioni del senatore Chiti e del deputato Gelli, disponibili a rivalutare l’ipotesi del commissariamento, ci sono di conforto».

«Siamo vicini alla conclusione dei lavori della Commissione – ha detto Bambagioni –  che terminerà con la presentazione della relazione conclusiva entro il 23 giugno. Nessuna anticipazione sui contenuti quindi, se non che abbiamo svolto un grande lavoro, ascoltando oltre 90 persone tra politici, dirigenti e operatori dei servizi sociosanitari, giornalisti, magistrati e giudici minorili, procedendo in maniera condivisa, priva di pregiudizi e strumentalizzazioni da parte di tutti i commissari, con l’unico intento di ricercare la verità senza far sconti a nessuno. L’auspicio è quello di arrivare adesso a una relazione finale comune e con l’approvazione in Commissione di tutte le forze politiche. Per trent’anni quello che è stato definito il “sistema-Forteto” è andato avanti praticamente indisturbato, senza capire quello che succedeva al suo interno. Con l’attuale Commissione d’inchiesta e con la prima che si è svolta nella scorsa legislatura, abbiamo dato un grande contributo a fare luce su una vicenda rimasta nascosta troppo a lungo. Una comunità che si ammantava di ideali e spiritualità, che veniva considerata un’eccellenza regionale, e dove sono arrivati decine di minori in affido giudiziario provenienti da realtà familiari e esperienze terribili, ma che in realtà era una vera e propria setta, che imponeva assurde regole di vita e dove si sono perpetrati abusi e violenze sessuali, su quei bambini che vi erano stati affidati e avrebbero dovuto trovare al Forteto affetto e protezione”.

“L’intero Consiglio regionale all’inizio della legislatura – ha ricordato Bambagioni – ha ritenuto doveroso proseguire in un lavoro d’indagine approfondito che portasse in luce, oltre ai reati e ai suoi responsabili, sui quali dopo le condanne in primo grado è attesa a breve la sentenza d’appello, anche le eventuali responsabilità politiche e istituzionali della vicenda Forteto. Raccolgo con soddisfazione il fatto che il PD oggi abbia deciso di esprimere la propria posizione sulla vicenda, una posizione netta e che chiede più coraggio rispetto al passato, confortando anche il lavoro portato avanti in questi anni, che non è stato privo di difficoltà, ma che ha trovato forza e condivisione durante il proprio percorso».

Dichiarazione inviata da Fabio Incatasciato, segretario metropolitano Pd Firenze (che non è potuto essere presente alla conferenza stampa per impegni personali sopravvenuti):

“Nei prossimi giorni avremo modo di conoscere le conclusioni che la seconda commissione d’inchiesta su Forteto ha prodotto in questi mesi di lungo lavoro. E’ un fatto importante a cui anche tutta la comunità del Partito democratico fiorentino tiene moltissimo. In questo ultimo anno ho avuto modo di confrontarmi spesso con alcuni consiglieri del PD, col nostro capogruppo e soprattutto col Presidente Bambagioni che ci ha aggiornato degli sviluppi e del lavoro approfondito e serio che veniva svolto. Credo si possa dire sia stato davvero importante la scelta di istituire una nuova commissione che approfondisse i rapporti che la politica, gli enti di controllo e il sistema istituzionale toscano e fiorentino hanno avuto con tutto il sistema del Forteto. Accanto al processo di appello – le cui sentenze aspettiamo affinché venga fatta giustizia sugli abusi e le violenze subite in modo ignobile da tanti giovani – sarà importante capire come tutto questo sia potuto avvenire in modo reiterato senza che chi aveva il dovere di intervenire intervenisse e di come anche la politica abbia intrattenuto rapporti con una comunità ambigua e violenta che nascondeva dietro il paravento di presunti alternativi sistemi di educazione e recupero, invece un sistema di sopraffazione e circonvenzione dei più deboli che segna un buco nero nella storia fiorentina degli ultimi trent’anni”.

“Il Partito Democratico non deve temere la verità che la commissione ha cercato di ricostruire e anzi dovrà impegnarsi, a partire dai dati finali di questa seconda commissione, per una vera riflessione critica rispetto a tutti i rapporti intrattenuti col Forteto. Bene quindi il lavoro svolto, ora il tema diventa quello di salvaguardare la realtà produttiva e occupazionale della cooperativa, che si è scissa dalla fondazione solo nel momento in cui il nuovo Presidente ha avviato il lavoro di ricostruzione. Un lavoro difficile che dovrà continuare con coraggio ad eliminare qualsiasi commistione affinché si garantiscano gli oltre cento posti di lavoro e un marchio che ha retto sul mercato in questi anni difficilissimi. Se ciò non avverrà, è evidente che bisognerà mettere in campo altre soluzioni atte a garantire la massima discontinuità. Un ringraziamento in particolare a Paolo Bambagioni per il lavoro complicato che ha svolto in questi mesi.”

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