Geotermia, approvata la modifica alla legge regionale che regola l’energia: nuovo ruoli dei Comuni nell’autorizzazione dei permessi di ricerca. Marras (PD): “Soddisfatto, adesso si valuti il principio delle aree non idonee per la realizzazione di centrali”


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La Commissione Ambiente del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge di cui il capogruppo Marras è primo firmatario, sottoscritta anche dai membri PD della Commissione: Stefano Baccelli, Elisabetta Meucci, Lucia De Robertis, Monia Monni e Francesco Gazzetti.

La Pdl 93 consiste nell’introduzione dell’articolo 13 bis alla legge regionale che regola l’energia (la numero 39 del 2005 “Disposizioni in materia di energia”) che prevede un’intesa tra il Comune o i Comuni interessati e la Regione per la localizzazione e la realizzazione degli impianti geotermici, specificando che questo confronto tra enti abbia inizio contestualmente all’avvio del procedimento autorizzativo.

“Esprimo piena soddisfazione – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana – con questo atto si compie un ulteriore passo avanti verso la regolamentazione dello sfruttamento dell’energia geotermica in Toscana. Più volte ho parlato della necessità di riconoscere alle amministrazioni comunali un ruolo attivo nel percorso autorizzativo delle richieste di permesso di ricerca, con questa Pdl si mette al centro la strategia di sviluppo sostenibile ribadendo, in coerenza con gli altri atti diventati norma negli ultimi mesi, l’importanza e la centralità del paesaggio per la tutela, la promozione e l’economia del territorio. In questo modo i Comuni avranno un peso decisamente maggiore rispetto a quello che rivestono attualmente in ambito di conferenza dei servizi. Naturalmente l’intesa non è obbligatoria ma, se raggiunta, è vincolante e i termini dell’iter autorizzativo restano i medesimi: entro 30 giorni dalla richiesta dev’essere avviata la conferenza dei servizi.

Sono convinto che questa modifica rappresenterà una novità importante per i sindaci e i cittadini dei territori interessati da permessi di ricerca, primo fra tutti quello amiatino. Ad un anno dall’inizio della legislatura possiamo dire di aver raggiunto un obiettivo importante: aver messo in campo strumenti concreti che normano lo sfruttamento dell’energia geotermica”.

“Credo sia arrivato il momento di avviare una riflessione anche in merito alla fase successiva a quella interessata dalla Pdl appena approvata – conclude Marras –, ovvero lo step della realizzazione delle centrali. Penso che si debba introdurre il principio delle aree non idonee, ovvero individuare con il Paer (Piano ambientale e energetico regionale) zone ben delimitate riconoscendole come non adatte ad ospitare centrali, in coerenza con la priorità della tutela del paesaggio e delle aree delle produzioni agricole locali di pregio”.

 

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