Giochi inclusivi, unanimità in Consiglio a mozione Pd, Vadi: “Attività ludica è diritto universale. Chiediamo alla Regione uno sforzo ulteriore”


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Vadi1Approvata da tutta l’Assemblea toscana la mozione In merito alla diffusione dei parchi gioco inclusivi” di cui Valentina Vadi è stata prima firmataria

 

“Questo atto nasce da una serie di sollecitazioni arrivate da diverse realtà locali per l’abbattimento della barriere architettoniche in tutti i luoghi di formazione. Vuole essere uno stimolo a processi di integrazione in ambito scolastico; i giochi inclusivi sono delle strutture che permettono a tutti i bambini, anche a quelli con diverse forme di disabilità, di accedervi. Sono soddisfatta per l’unità mostrata dall’Assemblea toscana di fronte a tale argomento, volto a incrementare l’impegno della Regione in questo settore, ricordando, allo stesso tempo, quanto fatto finora e la sensibilità da sempre dimostrata per le necessità legate alla disabilità. Proprio per questo chiediamo alla Regione Toscana un ulteriore sforzo: sostenere i Comuni che compiono scelte finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche e che installano giochi inclusivi nelle scuole per l’infanzia e nei parchi pubblici. Sollecitiamo la Giunta a valutare la sostenibilità dell’introduzione, nell’ambito della programmazione di settore, di specifiche misure a sostegno delle Amministrazioni comunali nelle cui scuole si registrano esigenze di questo tipo. Nell’articolo 55 della legge 41/2005  – Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale – la Regione si fa promotrice di interventi e servizi volti a promuovere l’integrazione delle persone disabili nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”. Così Valentina Vadi, consigliere regionale Pd, intervenendo in Aula per illustrare la mozione.

 

 

“Sono 12.500 i bambini e i ragazzi con disabilità inseriti nell’ambito del sistema educativo scolastico – fonte Osservatorio Sociale Regionale, Profilo n. 8, Disabilità in Toscana, gennaio 2016 – continua Vadi – Nello specifico 979 bambine e bambini nelle scuole dell’infanzia; 3.494 in quelle primarie. In Toscana non siamo ai blocchi di partenza, esistono già 30 spazi gioco inclusivi, per ultimo, in ordine di tempo, quello nel Comune di Terranuova Bracciolini, presso il giardino della scuola dell’infanzia Italo Calvino. La Convenzione O.N.U. sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza all’articolo 23 riconosce per i bambini con disabilità il diritto a condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità. La nostra regione ha fatto tanto per garantire universalmente il diritto al gioco, ma serve fare di più e credo sia necessario partire proprio da quelle comunità in cui si presentano un maggior numero di casi. Per questo chiedo alla Giunta di rafforzare il percorso in questa direzione, partendo proprio dalle criticità presenti nei presidi scolastici. Disposizioni di questo tipo consentono alla didattica di essere applicata omogeneamente e ai bambini di esprimersi liberamente, indipendentemente dalla loro disabilità”.

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