Gruppo Telecom Italia-Tim, Il Consiglio regionale spinge per salvaguardare i posti di lavoro e la presenza dell’azienda in Toscana


Share

Approvata all’unanimità mozione presentata in Aula da Alessandra Nardini (Pd) e sottoscritta anche da Antonio Mazzeo, Andrea Pieroni, Monia Monni, Francesco Gazzetti e dal capogruppo Leonardo Marras

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione, proposta dai consiglieri Pd Alessandra Nardini, Antonio Mazzeo, Andrea Pieroni, Monia Monni, Francesco Gazzetti e dal capogruppo Leonardo Marras, sulla situazione dei lavoratori del Gruppo Gruppo Telecom Italia-Tim.

«Con questa mozione – ha detto Alessandra Nardini presentandola in aula – chiediamo alla giunta di impegnarsi affinché si salvaguardino i livelli occupazionali degli stabilimenti toscani. Crediamo fermamente che quella dei lavoratori del Gruppo Telecom Italia-Tim e di tutto l’indotto del settore delle telecomunicazione sia una situazione su cui è urgente fare chiarezza. Esprimiamo vicinanza e solidarietà ai dipendenti e alle loro famiglie che da mesi vivono con incertezza il loro futuro occupazionale. Lo ricordo: si ė parlato di circa 5000 esuberi in tutto il territorio nazionale, con un piano che potrebbe avere, quindi, pesanti ricadute anche in Toscana. La crisi aziendale in cui si dibatte da anni il Gruppo – ha aggiunto Nardini – ha registrato tanti sacrifici: contratti di solidarietà, mobilità e riduzioni salariali; condizioni che sono state accettate dai lavoratori con l’obiettivo di vedere rilanciare l’azienda, consapevoli che lo sviluppo e la crescita di un settore strategico come quello delle comunicazioni può contribuire alla crescita del paese in termini di incremento del PIL.

Le ultime scelte di politica aziendale, invece, hanno portato a disdire la contrattazione aziendale vigente e questo rischia di tradursi in un peggioramento delle condizioni contrattuali.

Tutto ciò, ovviamente, non può che destare forte preoccupazione sia rispetto alla salvaguardia dei diritti e alla professionalità dei lavoratori del Gruppo, che in merito alla qualità dei servizi offerti all’utenza. Rischiamo gravi ricadute a livello occupazionale, ma anche per lo sviluppo tecnologico di tutta la regione, che costituisce un punto centrale del nuovo Programma di sviluppo 2016-2020.

Ieri – ha ricordato Nardini – si è tenuto a Firenze  l’incontro in Regione richiesto dalle rappresentanze sindacali, con la presenza del consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, in concomitanza con lo sciopero nazionale. Nell’incontro ė stato assicurato che la Regione si attiverà nei confronti della dirigenza della Tim per sollecitare la riapertura del confronto sindacale sul contratto integrativo e per capire quali siano le prospettive dell’azienda Ė stato ribadita, inoltre, la necessità di fugare ogni dubbio sul mantenimento dell’attività in Toscana, la salvaguardia dell’occupazione e la centralità della rete e della manutenzione con l’indotto ad essa collegato. La Regione interverrà anche presso il ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare l’incontro chiesto dalle organizzazioni sindacali e quindi affrontare la questione a livello nazionale.

Ovviamente – ha concluso la consigliera – non possiamo che accogliere favorevolmente l’impegno della Regione che, come sempre, dimostra che il lavoro e la sua salvaguardia restano la sua priorità».

Share