Incendi nel grossetano, Matergi (Pd): “Consentire ai Comuni colpiti la deroga del patto di stabilità


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FIRENZE – 22-8-2012 (cl. ba.) Bonifica dei territori e deroga del patto di stabilità per i Comuni danneggiati dai drammatici incendi divampati nei giorni scorsi nel territorio toscano. Ristrutturazione delle aree colpite dai roghi estivi ma anche un rilancio delle politiche di prevenzione e di tutela ambientale. Sono alcuni degli obiettivi della mozione presentata da Lucia Matergi, consigliera regionale (Pd), a seguito dell’incalcolabile danno ambientale determinato in particolar modo dall’incendio di sabato scorso nella pineta di Marina di Grosseto, che ha distrutto 40 ettari di macchia mediterranea e obbligato oltre 1.100 ospiti di strutture ricettive ad evacuare. Danni che si sommano a quelli causati dall’altro rogo che, sempre nella stessa zona, ha distrutto un maneggio provocando la morte di 19 cavalli e due cani, oltre a colpire fortemente l’attività imprenditoriale. Così Matergi nella mozione chiede alla Giunta regionale, nei limiti delle proprie competenze politiche e amministrative, di “permettere la deroga del patto di stabilità ai Comuni coinvolti per poter destinare, più velocemente possibile, risorse al ripristino dell’alberatura della pineta, di estrema importanza per il patrimonio ambientale della regione”. Altro punto previsto dalla mozione, quello di “finanziare un servizio civile mirato esclusivamente ad azioni volte alla prevenzione degli incendi in particolari aree del territorio, come quelle del litorale grossetano”. Un piano che includa come soggetti attivi anche cooperative sociali di tipo B, in modo da realizzare una rete di solidarietà a doppio binario, che consenta di lavorare a persone svantaggiate e allo stesso tempo difenda al meglio il patrimonio naturale e culturale toscano. “L’obiettivo – conclude Matergi – è quello di mettere in atto politiche di medio e lungo periodo per prevenire incendi che in zone ad alta frequentazione turistica (come nel caso della pineta e del maneggio di Marina di Grosseto) portano a un tracollo economico, oltre che ad un impagabile disastro ambientale”.

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