Istituzione comune Montepulciano Torrita di Siena, ok del Consiglio regionale a referendum


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Marras e Bugliani (Pd): “Un importante progetto di fusione, recepita sollecitazione dei territori per un dibattito chiaro e trasparente”

 

Il Consiglio regionale delibera di effettuare il referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Montepulciano e di Torrita di Siena. La proposta è stata approvata nella seduta odierna dell’assemblea toscana. Collegato al provvedimento anche un ordine del giorno del Partito Democratico, primi firmatari il capogruppo Leonardo Marras e il presidente commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani, che impegna il Consiglio regionale, a “tenere conto, nel pieno rispetto delle sue prerogative, nella conclusione dell’iter legislativo in oggetto, prima di tutto della volontà espressa dai cittadini con il voto e dell’eventuale orientamento assunto dai Comuni successivamente allo svolgimento della consultazione referendaria mediante determinazione dei rispettivi consigli comunali”, un atto che risponde alle istanze manifestate dagli amministratori e dai cittadini durante l’istruttoria in commissione.

“Questa delibera è il risultato di un lungo percorso di ascolto e confronto con gli amministratori locali e con le comunità che abbiamo svolto in Prima commissione. – ha illustrato Bugliani – Nell’ordine del giorno collegato ci siamo fatti promotori di alcune prescrizioni per venire incontro in maniera cogente a una questione più volte sollevata durante questo percorso dalle comunità. Le deliberazioni dei Consigli comunali di Montepulciano e Torrita di Siena hanno fatto presente che la volontà di procedere all’aggregazione territoriale ‘è subordinata al consenso espresso dalle popolazioni interessate con il raggiungimento del quorum, in ciascun Comune, del 50% più uno favorevole dei votanti’, così come ribadito dai sindaci auditi in Commissione, assieme ai comitati. Il dibattito in Commissione ha inoltre messo in evidenza la volontà, a seguito dell’esito del referendum, di convocare i Consigli Comunali per valutare il risultato, in coerenza con quanto già espresso da quegli organi. Va ricordato poi che Montepulciano e Torrita non rientrano tra i comuni di minore dimensione demografica obbligati per legge all’esercizio associato delle funzioni fondamentali”.

“Per quanto riguarda le fusioni dei comuni, come Partito democratico siamo fortemente convinti della spinta riformatrice di questi processi e della loro capacità di innalzare la qualità della pubblica amministrazione locale. – ha spiegato Marras –  In Toscana per legge abbiamo optato, come strumento di consultazione, per il referendum, dopo il quale poi, in ogni procedimento, l’assemblea regionale è chiamata a una valutazione, sempre nell’interesse delle comunità coinvolte. Una scelta, che siamo convinti, valorizza la partecipazione e nel contempo permette al Consiglio regionale di prendere le decisioni più adeguate. In questo caso abbiamo voluto rafforzare con un ordine del giorno la necessità di tener conto della volontà espressa dal voto popolare e dall’eventuale pronunciamento dei consigli comunali dopo la consultazione, a conclusione dell’iter legislativo. Si tratta di un caso peculiare di fusione, in cui gli enti sono di grandi dimensioni e in cui quindi l’aggregazione è prima di tutto e più che altre volte un preciso progetto politico. Abbiamo ritenuto quindi fondamentale raccogliere le sollecitazioni arrivate dal territorio, per un dibattito sereno, chiaro e trasparente sulle ragioni del sì o del no alla costruzione di un nuovo comune e sottolineare l’ordinamento chiaro con cui procederemo nella valutazione. È il contributo più che doveroso che siamo tenuti a dare al territorio come rappresentanti politici”.

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