Lavoratori digitali, Bezzini: “Tutelarli colmando il vuoto normativo e riconoscendo diritti. La richiesta alla Giunta di un impegno nazionale e regionale”


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Mozione del consigliere: “Tema di grande attualità che necessità risposte tempestive”

Tutelare i lavoratori digitali della cosiddetta gig economy, colmando a livello nazionale il vuoto normativo attuale e, a livello regionale, integrando le politiche del lavoro. E’ quanto chiede il consigliere regionale del Pd Simone Bezzini che su questo tema  ha appena depositato una mozione che verrà presto discussa in consiglio regionale. “E’ importante- spiega il consigliere Bezzini–  intervenire tempestivamente per colmare un vuoto normativo che rischia di far venire meno i diritti di questa tipologia di lavoratori, a partire dall’individuazione di un salario minimo  e delle diverse forme di tutela necessarie , come quella della salute, della sicurezza del lavoratore e dei dati personali. E su questo chiediamo alla Giunta un impegno per attivarsi col Parlamento e col Governo. Anche a  livello regionale – prosegue Bezzini– impegniamo la Giunta a verificare quali spazi possa avere il governo della Toscana  per intraprendere modifiche normative e delle politiche sul lavoro, anche valutando l’approvazione di una Carta dei diritti dei lavoratori digitali”.

Da tempo –si legge nella mozione firmata da Bezzini –  stanno emergendo nuove figure di lavoratori precari legati alle nuove piattaforme digitali (cd platform workers) che integrano il proprio reddito  o si guadagnano da vivere con le consegne  a domicilio di cibo in motorino o bicicletta, utilizzano l’auto privata come taxi su richiesta, affittano una camera, fanno baby sitting, ripetizioni o le pulizie, laddove siano integrate in sistemi di committenza digitale. “Non è più rimandabile – aggiunge ancora Bezzini- una regolamentazione e una tutela di queste nuove modalità lavorative che interessano una fascia sempre più consistente della nostra società”.

Nella atto si ricorda che la storia della Regione Toscana è da sempre incentrata nell’estensione dei diritti, così come gli strumenti di programmazione attuali mettono il tema del lavoro e della buona occupazione al centro dell’azione di Governo regionale. “Per quanto di competenza della nostra Regione – conclude Bezzini- è opportuno attivarsi nei confronti di Governo e Parlamento affinché il tema dei diritti dei nuovi lavoratori delle piattaforme digitali, e più in generale delle nuove forme contrattuali , costituisca una delle priorità su cui imperniare l’attività legislativa nei prossimi mesi al fine di rispondere all’esigenza di decine di migliaia di giovani lavoratori che traggono da tali lavori un’integrazione importante al proprio reddito, se non rappresenta l’unica forma reddituale”.

 

 

 

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