Lavoro, via libera alla Pdl che istituisce la nuova Agenzia regionale. Bugliani (PD): “Gestione unitaria per politiche del lavoro più forti”


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L’aula del Consiglio regionale ha approvato a maggioranza nella seduta di ieri, martedì 5 giugno, la proposta di legge che istituisce la nuova Agenzia regionale toscana per l’impiego e ne regola il funzionamento.

“Con questa proposta di legge – spiega Giacomo Bugliani, presidente della commissione Affari istituzionali, illustrando il testo in aula – si dà compimento al percorso di trasferimento dei 413 dipendenti dalle Province e dalla Città Metropolitana alla Regione prevedendo anche la stabilizzazione con oltre cento assunzioni a tempo indeterminato. Ma non solo. L’obiettivo principale è quello di coordinare le attività dei centri per l’impiego presenti su tutto il territorio regionale e uniformare la gestione delle politiche attive del lavoro a vantaggio, soprattutto, delle aree in cui la crisi occupazione è più forte”.

La nuova Agenzia, denominata Arti (Agenzia regionale toscana per l’impiego), subentrerà, a titolo gratuito, anche nelle quote della società in house di diritto privato Fil (Formazione innovazione lavoro) della Provincia di Prato.

Nello specifico prevede il mantenimento in capo alla Regione di programmazione, monitoraggio e analisi delle politiche del lavoro così come la definizione degli interventi finanziati attraverso fondi comunitari, nazionali e regionali. Arti gestirà la gestione della rete regionale dei centri per l’impiego e delle misure di politica attiva e dei servizi erogati a cittadini e imprese, in coerenza con i livelli essenziali delle prestazioni stabiliti a livello nazionale e con gli standard qualitativi regionali.

Sintesi della proposta di legge 

La proposta di legge ha l’obiettivo  sia di modificare le attuali disposizioni sull’Agenzia del lavoro, per consentirne il migliore funzionamento in vista della sua effettiva costituzione, sia di dare attuazione al trasferimento del personale delle province e della città metropolitana (attualmente in avvalimento alla Regione in materia di politiche attive del lavoro e di centri per l’impiego) all’Agenzia regionale per il lavoro. Con questa norma sarà la Regione a prendere definitivamente in carico i centri per l’impiego, con il conseguente passaggio del personale (composto da 4 dirigenti, 313 a tempo indeterminato e 96 a tempo determinato) con previsione di stabilizzazione e di formazione adeguata, rispetto a funzioni specifiche e di front-office. La competenza esercitata dalla Regione è di tipo concorrente (in materia di lavoro) e attuativa di disposizioni di legge dello Stato (trasferimento del personale dei centri per l’impiego). Sul fronte della gestione, se il funzionamento è in capo alla Regione (4 milioni e 100.000 euro per il 2018), le risorse per il personale sono in capo allo Stato (10 milioni 571.500 euro per il 2018).

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