Legge urbanistica, approvate modifiche in Consiglio regionale. Baccelli, Meucci, Monni (Pd): “Semplificazione e trasparenza”


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IBaccelli-Meucci-Monni (2)l presidente della Commissione Ambiente e territorio e le consigliere regionali Pd illustrano i punti cardine della normativa

Parola d’ordine semplificazione. È il criterio alla base delle modifiche alla legge urbanistica, discusse nella seduta odierna del Consiglio regionale; tra le novità introdotte, tempi stringenti per l’espressione dei pareri in materia di Governo del territorio, un massimo di 30 giorni, pareri che saranno pubblici e accessibili in una banca dati, fruibile da cittadini, enti locali e imprese. A illustrare la normativa Stefano Baccelli, presidente Commissione Ambiente e Territorio. “Rispettare lo spirito della legge ma anche andare oltre, cercando di ottimizzare e perfezionare gli aspetti che creavano difficoltà: è quello che abbiamo voluto fare come Commissione, raccogliendo sollecitazioni e suggerimenti dalle tante realtà che abbiamo ascoltato nelle consultazioni. – ha spiegato Baccelli – Chiarezza e uniformità, adeguamento alle normative sopravvenute di rango statale, lo Sblocca Italia in primis, ma anche un più complessivo snellimento delle procedure, questi i punti su cui abbiamo orientato il nostro lavoro. Abbiamo voluto favorire la creazione di piani strutturali intercomunali, per agevolare la sinergia tra gli enti locali e abbiamo puntato alla massima trasparenza, per venire incontro alle esigenze che in molti ci hanno manifestato: un obiettivo che abbiamo cercato di raggiungere istituendo una banca dati dei pareri regionali in ambito di Governo del territorio, pienamente fruibile per i soggetti interessati, e stabilendo un tempo stringente per la loro espressione da parte degli uffici, un massimo di 30 giorni. Abbiamo dato inoltre un più ampio raggio di manovra alla conferenza paritetica interistituzionale, organismo in cui si confrontano Regione e enti locali, chiamata anche a proporre eventuali delibere di indirizzo per agevolare una migliore interpretazione della normativa. Il corpus di modifiche più consistente riguarda l’agricoltura e su questo ci tengo a sottolineare che permettere e agevolare la realizzazione di annessi agricoli non è un incentivo alla cementificazione ma l’esatto contrario, è un incentivo piuttosto alla manutenzione e alla valorizzazione del territorio rurale, evitando il suo svuotamento e favorendone la sicurezza”.
“Rafforzare l’obiettivo della 65, ovvero un consumo di suolo controllato: questo il pilastro su cui ci siamo mossi, semplificare, agevolare le procedure ma in ogni nostra scelta perseguire questo scopo cruciale. – ha fatto presente nel suo intervento Elisabetta Meucci, consigliera regionale Pd –Il Pd ha fortemente voluto questa impostazione che va incontro all’esigenze dei territori, riconoscendo la validità di questa normativa, migliorando i suoi punti di forza e agendo sulle criticità. E propprio per conseguire questo obiettivo dobbiamo favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente all’interno del perimetro abitato, mentre, al di fuori, visto che il consumo di suolo è controllato e presidiato dagli accordi di filiera istituzionali nonché dai piani aziendali di miglioramento, dobbiamo sostenere l’insediamento di attività agricole, contrastando il trend dell’abbandono della terra e perseguendo in tal modo finalità di sostenibilità ambientale”.
“In campagna elettorale avevamo preso l’impegno di una decisa e complessiva semplificazione burocratica regionale. – ha commentato Monia Monni, consigliera regionale Pd e vicecapogruppo – È in questa ottica che abbiamo voluto mettere mano alla legge 65 per consegnare una norma per il governo del territorio che fosse migliore e capace di colmare le lacune presenti. Questa é l’ennesima dimostrazione che si può fare politica in tanti modi. C’è chi urla e chi banalizza e c’è chi, come il Partito Democratico, sente forte l’impegno di costruire una Toscana migliore”.

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