Liberalizzazione della cannabis, Brogi (Pd): “Cambiamo queste regole schizofreniche”


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La proposta del consigliere regionale (Pd) Enzo Brogi a favore di una nuova regolamentazione sull’uso delle droghe leggere, in occasione del dibattito di ieri all’interno della Festa democratica alle Cascine (Firenze): “Cannabis e diritti dei malati. Dalla Toscana la prima legge”

 

FIRENZE – 4-9-2012 (cl. ba.) Colpisce, sancisce e reprime. A volte può arrivare fino al carcere. E’ la legge che punisce l’utilizzo delle droghe leggere. Per violarla bastano pochi grammi di marijuana. “Serve avviare un processo di liberalizzazione, ben governato, innovativo, libero e chiaro. Liberalizzare non significa incentivare, ma anzi offrire gli strumenti per conoscere e fare un uso consapevole da un lato, e combattere il mercato illegale dall’altro”. Sono alcune delle proposte per una nuova regolamentazione che disciplini l’uso delle droghe leggere di cui ha parlato ieri sera Enzo Brogi, consigliere regionale (Pd), alla festa democratica delle Cascine a Firenze durante il dibattito“Cannabis e diritti dei malati. Dalla Toscana la prima legge”, al quale, insieme alle testimonianze di Ludovico Guarnieri e Nicola De Benedetto, hanno partecipato anche Silvia Velo, parlamentare (Pd) e Raffaele Palumbo. “Accanto alla questione dei farmaci derivati dalla cannabis è giusto avviare anche una riflessione concreta sul processo di liberalizzazione delle droghe leggere. Un percorso che sappia mettere fine a strumentalizzazioni e stereotipi e che abbia tra i principali obiettivi quello di combattere il mercato illegale”.

“Siamo di fronte ad una vera e propria schizofrenia della normativa vigente per quanto riguarda le conseguenze dell’utilizzo di cannabis o di superalcolici. Sicuramente troppo severa nei confronti della prima e poco incisiva verso i secondi – continua Brogi – Nel nostro Paese funziona così: la cannabis è considerata deviante e invece lo Stato consente (tassa e quindi ci guadagna) la vendita di sigarette e superalcolici. Insomma, non si capisce perché, ad esempio, si può tranquillamente acquistare una cassa di superalcolici mentre se si viene fermati con pochi grammi di marijuana, si rischiano pesanti sanzioni o procedimenti penali che possono mettere in seria difficoltà una persona. Inoltre, è evidente che mettendo fuori legge una pianta non facciamo altro che aumentare il mercato illegale, senza pensare al rischio al quale incorrono i giovani che entrano in contatto con gli spacciatori”.

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