Lunigiana, sanità, interrogazione di Bugliani (Pd): “Valutare qualità servizi erogati dai due presidi ospedalieri”


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Giacomo BuglianiIl consigliere regionale interroga la Giunta in merito alla situazione degli ospedali di Fivizzano e Pontremoli, in particolare per gestire l’emergenza urgenza in Lunigiana

 

Monitorare caratteristiche qualitative e quantitative dei servizi erogati dai reparti di Pronto Soccorso di Fivizzano e Pontremoli e dal servizio di emergenza con ambulanza attivo a Fivizzano, per capire se sono adeguati ai bisogni sanitari e sociali delle comunità di riferimento, alla luce anche di alcune criticità emerse recentemente. È ciò che sollecita alla Giunta Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd, con l’interrogazione “In merito ai servizi sanitari erogati presso i presidi ospedalieri di Fivizzano e Pontremoli”. Nell’interrogazione si fa riferimento a un episodio avvenuto nella notte del 1 gennaio 2017, quando, si legge, “si presentava al Pronto Soccorso di Fivizzano una paziente che a giudizio dei medici necessitava di essere monitorata con apposite apparecchiature, operazione rilevatasi impossibile da effettuare in detto Ospedale e che rendeva necessario il ricovero in piena notte presso l’Ospedale di Pontremoli”; e ancora, riporta il dispositivo, “anche presso l’ospedale di Pontremoli non risultava possibile effettuare il monitoraggio della paziente a causa dell’indisponibilità di un monitor libero per la gestione del caso;  situazione analoga si presentava al NOA dove non si avevano posti disponibili per l’effettuazione degli esami necessari, dopodiché la mattina del 2 gennaio la paziente veniva trasferita all’Ospedale del Cuore a Montignoso dove la coronarografia avrebbe evidenziato un’occlusione quasi totale di un tratto di coronaria, situazione che poneva a rischio la vita della persona”.

 

“In base al patto territoriale del 2014 i due ospedali di Fivizzano e Pontremoli devono superare la logica di presidi ‘fotocopia’, articolando e diversificando le prestazioni offerte, ‘Pontremoli con funzioni di Ospedale di Zona e Fivizzano come Stabilimento Ospedaliero con caratterizzazione di polo riabilitativo integrato’, come viene specificato. – spiega Bugliani – A Fivizzano, sempre nell’ottica di ottimizzare il livello dei servizi, dal dicembre 2015, risulta attivo un modulo di degenza a bassa intensità di cure sub-acute con sei posti letto; mentre la creazione, sempre a Fivizzano, della week surgery costituisce indubbiamente un ulteriore livello di specializzazione. In Lunigiana il servizio emergenza-118 ha mantenuto i tre punti PET di Aulla, Fivizzano e Pontremoli, così come è rimasto invariato anche l’organico presente nei reparti di Pronto Soccorso degli ospedali di Fivizzano (6035 accessi nel 2015)  e Pontremoli (10666 accessi nel 2015). Va tenuto conto inoltre che il servizio ambulanza nel comune di Fivizzano è portato avanti da volontari che, pur svolgendo un lavoro egregio, si trovano spesso, almeno nella prima fase dell’intervento, a dover gestire situazioni che meriterebbero la presenza di personale sanitario. Alla luce anche di quanto accaduto nella notte del 1 gennaio 2017, potrebbe rendersi necessario rivedere in qualche modo i percorsi e le dotazioni  dei reparti di Pronto Soccorso di Fivizzano e Pontremoli, creando, ad esempio, posti letto destinati alla fase di osservazione corredati da idonee apparecchiature e personale medico e infermieristico adeguato. La gestione dell’emergenza urgenza è questione delicata e complessa che merita la massima attenzione, soprattutto per un territorio come la Lunigiana, con due ospedali a 43 km di distanza, una bassa densità abitativa, un elevato indice di vecchiaia e una viabilità che non rende agevole la mobilità; non solo, credo che in generale si debba monitorare dotazioni e caratteristiche dei due presidi lunigianesi per poter valutare in modo efficace il livello dei servizi e rispondere così al meglio alle esigenze dei cittadini”.

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