#Massapartecipa, Bugliani : “Dal Prs passa la Toscana del futuro”


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L’incontro stamattina a Villa La Rinchiostra per raccogliere spunti e suggerimenti dal mondo del lavoro e dell’associazionismo di Massa Carrara per il documento programmatico che ha appena iniziato il suo iter in Consiglio regionale

 

Nove obiettivi, sei dettati da Europa 2020, altri tre dalla Toscana, 26 progetti regionali per un investimento complessivo di 6,4 miliardi in cinque anni. Questi i numeri del Piano regionale di sviluppo, la bussola che orienterà le politiche della Regione Toscana nell’arco della legislatura. Ne ha parlato questa mattina Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd a Massa a Villa La Rinchiostra, in un incontro aperto a categorie, amministratori, sindacati, mondo dell’associazionismo e delle imprese; uno degli appuntamenti promossi dal gruppo Pd in Consiglio regionale proprio per recepire istanze  e proposte perché questo fondamentale documento programmatico possa essere quanto più possibile vicino alle esigenze delle comunità. “Un percorso di ascolto che riteniamo centrale perché è dal Prs che passa lo sviluppo della Toscana del futuro. – ha introdotto Bugliani, spiegando le linee guida del documento – Obiettivi ambiziosi e necessari quelli che si pone il documento, i sei ‘europei’ riguardano il livello di occupazione pari al 75 per cento della popolazione tra i venti e i 64 anni; l’1,5 per cento del Pil reinvestito in ricerca e sviluppo; il raggiungimento di livelli relativi ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità energetica; tasso di abbandono scolastico al 13 per cento; il 30 per cento della popolazione tra i 30 e i 34 anni con istruzione universitaria; almeno 630mila persone in meno a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione, i tre ‘regionali’ parlano invece di favorire la reindustrializzazione, impedendo che si riduca il peso dell’industria sul Pil; ridurre le disparità territoriali; tutelare e difendere il territorio”. Il consigliere si è poi soffermato sulle specificità che riguardano Massa Carrara. “I 26 progetti sono trasversali e in ognuno di questi sicuramente possiamo trovare punti che riguardano un territorio complesso e variegato come il nostro; ci tengo a sottolineare però il peso della nostra provincia nel progetto numero 3, dedicato al rilancio della competitività dell’area costiera, in cui si parla espressamente del ruolo strategico del porto di Marina di Carrara, per cui è arrivato già un primo milione di euro con la ultima variazione di bilancio, a cui si aggiungeranno altri negli anni a venire fino al 2037. –  ha proseguito -Non partiamo da zero ma in questo primo anno di legislatura sono arrivate risposte importanti, Massa è la provincia che ha ricevuto più finanziamenti dopo Firenze, solo per la difesa del suolo sono arrivati oltre 26 milioni di euro; occorre sicuramente continuare su questa strada, garantendo a livello locale un’efficace programmazione per poter ottenere risorse”.

Tra gli intervenuti Andrea Figaia della Cisl, Dino Sodini, presidente CCIAA, Andrea Balestri, direttore Associazione Industriali, Gabriele Carioli, assessore alle politiche industriali del Comune di Massa, Claudia Rinaldi di Confartigianato, Vincenzo Tongiani, di Coldiretti.

L’assessore Remaschi, impossibilitato a venire per problemi personali, ha inviato un contributo all’iniziativa.

“Il Prs è certamente un documento ambizioso, ma altrettanto certamente è proprio l’ambizione di cambiare in meglio la nostra società, il nostro territorio, che deve essere la base per una corretta azione amministrativa che pensi non alla conservazione di piccoli spazi di potere ma ad una reale progresso della nostra comunità. – si legge nella nota dell’assessore – Non è con la paura di osare troppo che ci garantiamo un futuro, non si può rinunciare alle opportunità solo per il timore di  non poter alle volte raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati. Difendere e sviluppare l’agricoltura della Toscana, specialmente quella effettuata nelle zone difficili come le nostre, significa evitare l’abbandono delle aree montane e marginali, difenderle e quindi difendere e sviluppare tutta la Toscana. – ha sottolineato – Se vogliamo fare i conti con la congiuntura particolarmente negativa e prolungata, la risposta da dare è quella di aumentare la competitività del sistema agricolo regionale, uno dei pochi settori che ha dimostrato, se adeguatamente curato, di poter dare risultati concreti proprio in quelle aree che più risentono della crisi dei settori industriali tradizionali. Ed è proprio da questo settore che possiamo avere ritorni significativi rispetto non solo alla problematica dell’occupazione giovanile, con la creazione di numerose nuove aziende grazie agli incentivi del Piano di Sviluppo Rurale, ma anche rispetto alla qualità della vita, alla possibilità per molti di poter assecondare le proprie aspettative. Così come si è deciso di investire in modo importante nei progetti integrati di filiera, strumento utile a far nascere delle reti di imprese, che vanno dalla produzione alla trasformazione fino alla commercializzazione, e che possano valorizzare al meglio i gioielli che i nostri agricoltori ed allevatori producono con impegno quasi eroico”.

 

 

 

 

 

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