Migranti, Nardini (PD): “Non ci spaventano minacce né strumentalizzazioni, avanti con il modello toscano di accoglienza”


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La Consigliera Regionale interviene sul tema dell’accoglienza per rilanciare la necessità di un maggior coinvolgimento dei territori

“Ho sempre sostenuto, con orgoglio, che la Toscana sia una terra accogliente e solidale. Lo sta dimostrando da anni, mettendo in piedi un modello di accoglienza che si è dimostrato positivo e che merita di essere sostenuto. Pochi giorni fa ho accompagnato Gianni Pittella in visita al centro di accoglienza a San Giuliano Terme, un Comune che su questo non si è mai tirato indietro, come riconosciuto dallo stesso europarlamentare – dice Alessandra Nardini, Consigliera Regionale –. In Toscana sappiamo bene che San Giuliano è uno dei tanti casi positivi che dimostrano come esistano esempi di buon governo del fenomeno migratorio.  Serve però l’impegno di tutti i territori e di tutte le amministrazioni, perché il modello toscano dell’accoglienza diffusa funziona se ognuno fa la propria parte”.

“Oggi però – prosegue Nardini – molto spesso i Comuni si trovano ad aprire le porte ai richiedenti asilo senza il giusto coordinamento, quando è necessario, invece, un pieno coinvolgimento dei sindaci sin dalle prime attività previste dal protocollo di accoglienza perché solo così le comunità potranno realmente prepararsi a condividere la vita quotidiana con ‘persone nuove’ e si potrà parlare di reale integrazione. La vicenda che ha interessato Ponsacco ci dice proprio questo: condividere per evitare tensioni ed aiutare una convivenza inclusiva, costruendo insieme ai cittadini il terreno più fertile per l’accoglienza.

A chi continua a protestare con mezzi e parole al quanto discutibili, come gli autori dello striscione apparso ieri a Montopoli o come coloro che hanno attaccato Don Armando Zappolini, voglio dire ancora una volta: le vostre minacce non ci fanno paura, i vostri miseri tentativi di strumentalizzazione politica non ci fermeranno, la Toscana è una terra accogliente e solidale, che non tollera le discriminazioni e che non lascerà mai che a vincere siano paura, odio e violenza. La buona accoglienza deve tornare ad essere centrale, la politica ha il dovere di affrontare il fenomeno migratorio senza cedere alla tentazione di ‘parlare alla pancia’, ma sostenendo esempi di buon governo ed integrazione”.

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