Nora Spirale, vertice in Regione, Baccelli (Pd): “Atteggiamento inaccettabile da parte dell’azienda”


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Il consigliere regionale Pd presente al tavolo dedicato all’azienda di Monsagrati di Pescaglia nella sede della Giunta regionale

 

“Un atteggiamento di chiusura per tutti noi assurdo e intollerabile quello che hanno dimostrato i rappresentanti aziendali. Disponibilità pressoché nulle, se non la proposta di assumere 15 dipendenti a Cinte Tesino, provincia di Trento, a cui abbiamo contrapposto le ovvie difficoltà di trasferimento dalla lucchesia al Trentino di questi lavoratori, senza peraltro ottenere comprensione. E’ stato quantomeno richiesto dall’unità di crisi, in via assolutamente subordinata al ritiro dei licenziamenti, il ricorso alla cassa integrazione per cessazione di attività, strumento che consentirebbe una boccata d’ossigeno ai lavoratori e darebbe contemporaneamente un anno in più per lavorare a ipotesi alternative che possano approdare al mantenimento dell’occupazione. Continuiamo e continueremo a chiedere all’azienda un ripensamento e l’individuazione di una strada diversa da quella finora prospettata. Lo abbiamo detto, lo ribadiamo, l’operazione che i vertici aziendali si sono prefissati per noi non è accettabile e ci opporremmo con tutte le nostre forze. È irrispettosa nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno bisogno di risposte concrete per il loro futuro e nei confronti di tutto un territorio,  dove quest’impresa è radicata e parte integrante e vitale del tessuto economico. Non molleremo e non faremo spegnere i riflettori su questa vicenda gravissima”.

 

Così Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd, oggi presente all’incontro dell’unità di crisi sullo stabilimento Spirale di Monsagrati di Pescaglia (LU).

 

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